IL CASO
Legnano, quasi seicento offerte per Ignazio
Gara di solidarietà per aiutare la famiglia che vive in auto

Raccontata in queste giornate di festa, la sua storia ha colpito al cuore gli italiani. Così in questi ultimi due giorni a Ignazio e alla sua famiglia sono arrivate centinaia e centinaia di offerte: case, lavori, contributi. L’intero Paese si è mobilitato per riuscire a togliere dalla strada Ignazio, sua moglie e le sue due figlie, nella speranza che il terzo bimbo appena nato possa riprendersi presto e raggiungerli nella loro nuova casa.
Per Ignazio Cadoni e sua moglie quella di ieri è stata una giornata speciale per diversi motivi: prima di tutto perché finalmente hanno potuto abbracciare loro figlio, nato il 6 dicembre e da allora ricoverato alla Macedonio Melloni per un problema alle corde vocali. Il bimbo è sedato, anche ieri mattina mentre la mamma lo abbracciava dormiva. Ma i medici sono ottimisti, si spera che presto potrà lasciare l’ospedale. Ma per andare dove?
Se il padre ha rifiutato per la terza volta la proposta del Comune di una soluzione in housing sociale (questa volta in due appartamenti distinti ma vicini), presto la famiglia Cadoni potrebbe avere solo l’imbarazzo della scelta. Al Comune di Legnano si sono rivolte almeno tre persone, offrendo due abitazioni sfitte a Busto Arsizio e una nel Lazio. Ma è alla segreteria dell’associazione di volontariato “Il sole nel cuore” che è stato recapitato il grosso delle offerte, riassunte in quasi 600 mail arrivate da tutta Italia. «C’è davvero di tutto - spiega la presidente Valeria Vanossi -, una generosità mai vista. C’è un uomo di Piacenza che si è offerto di pagare affitto e bollette per un anno intero, chi offre una casa sfitta, chi un lavoro. Chi semplicemente vorrebbe mandare dei soldi».
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