LA SEGNALAZIONE
«Suo figlio ha ingoiato vetro»: è una truffa
L’ultima trovata dei truffatori per spillare soldi con una telefonata

«Signora, suo figlio ha avuto un incidente. Si è infilato in un mezzo guaio, per uscirne servono dei soldi, per questo mi ha detto di chiamare lei. Se glielo posso passare? No guardi, purtroppo non è in condizioni di parlare. Ha ingoiato del vetro, è ferito. Ma lei si fidi di me, se fa come dice andrà tutto bene».
La nuova truffa è una variante crudele di un vecchio trucco che da anni i professionisti dell’inganno ripetono un po’ in tutta Italia. Si sceglie una vittima, possibilmente un po’ avanti con gli anni, e si tenta la fortuna. Se è donna meglio, le mamme sono sempre preoccupate e darebbero la vita per i loro figli: non resta che spaventarle, nove volte su dieci finiranno per aprire il portafoglio.
Fino a qualche settimana fa questi truffatori seguivano sostanzialmente due canovacci: in una variante il figlio era stato coinvolto in un incidente stradale, si trovava nei guai e quindi bisognava pagare subito delle spese urgenti, altrimenti sarebbe finita male; nell’altra versione il ragazzo era stato arrestato, ma poteva essere rilasciato dietro pagamento di una cauzione. Cosa che tra l’altro capita di vedere spesso nei film americani, ma che non è prevista dalla legge italiana.
Quando un trucco comincia a diventare vecchio, però, perde la sua efficacia. Così per risultare più convincenti i truffatori hanno introdotto la truculenta variante del vetro ingoiato. Che tra l’altro ha il vantaggio di stroncare in modo netto le rimostranze di chi prima di pagare con il figlio arrestato o infortunato vorrebbe almeno scambiare due parole.
A mettere il guardia contro questa nuova forma di truffa telefonica è la polizia locale: nelle ultime settimane diversi casi sono stati registrati a Legnano, Canegrate e San Giorgio su Legnano. Come sempre particolare attenzione è rivolta ai più anziani: non solo perché è più probabile che abbiano dei figli, ma anche perché si ritiene siano più impressionabili e che tengano in casa almeno un po’ di contante, che poi ovviamente il truffatore si offre di passare a ritirare a domicilio “per mettere a posto le cose”. L’allarme è lanciato, nel caso si dovesse ricevere una telefonata simile bisogna contattare subito le forze dell’ordine.
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