L’AUMENTO
Legnano, tassa rifiuti più cara
La Tari crescerà del 4,5% nonostante la tariffa puntuale

Aumenta la tassa per la raccolta dei rifiuti, la Tari: la delibera è passata non senza polemiche in consiglio comunale con i gruppi di opposizione che hanno votato “no” in modo compatto, sostenendo che l’applicazione della tariffa puntuale avrebbe invece dovuto portare qualche beneficio alle tasche dei cittadini.
Invece non sarà così, anche se l’amministrazione arancione fa notare che senza tariffa puntuale i ritocchi sarebbero stati decisamente più alti. Il costo servizio di raccolta e smaltimento gestito da Aemme Linea Ambiente, per il 2023, sarà, al netto delle detrazioni, di 10 milioni e 192mila euro, con un aumento di 363mila sull’anno precedente. Il tutto nonostante la quota di rifiuti indifferenziati da avviare all’inceneritore sarà abbassata.
TRE FATTORI
Il consigliere delegato Simone Bosetti spiega in merito che i rincari, che porteranno a un aumento medio del 4,5 per cento per le utenze domestiche (3% invece per le altre), sono dovuti a tre fattori: l’inflazione; l’implemento dei controlli di qualità da parte di Arera che hanno reso necessario investimenti per migliorare alcuni aspetti del servizio; maggiori costi per 880mila euro per organizzare la raccolta con la tariffa puntuale (di cui 720mila finanziati da bandi regionali e che dal prossimo anno saranno rimborsati a scaglioni). Il risultato è comunque che ci sarà un aumento per le famiglie nell’ordine di 5 euro per ogni componente. «Tendenzialmente - dice Bosetti - avremo una diminuzione del 10 per cento dei costi grazie all’aumento della differenziata: nelle zone dove è stata appena avviata la raccolta puntuale, i rifiuti indifferenziati sono infatti diminuiti di circa il 40%. Però solo l’inflazione vale l’8 per cento in più, quindi si va quasi in pareggio». L’obiettivo della giunta è di arrivare almeno all’80% di differenziata in tutta la città, partendo dall’attuale 71-72%.
GLI ABBANDONI
Circa i sacchi non conformi esposti nelle zone dove la tariffa puntuale è scattata (i vecchi sacchi viola sono stati aboliti a favore di quelli grigi con il tag), i dati forniti dall’amministrazione comunale parlano in media di un 2% sul totale, con la polizia locale che può sanzionare i trasgressori. Uno dei temi messi in luce dall’opposizione è però quello degli abbandoni abusivi dei sacchi. Secondo la leghista Daniela Laffusa sarebbero aumentati in modo evidente: «Si sta creando una situazione pesante, soprattutto nelle zone periferiche».
NO DALLE MINORANZE
Nel merito della tariffa, sempre Laffusa ha detto in aula che «È vero che non si paga la Tari sotto i 14.000 euro di Isee, ma è anche vero che chi guadagna 18.000 euro all’anno non è certo ricco»: «Trovo molto alta la percentuale di aumento anche per le utenze non domestiche: in media, un capannone di 300 metri quadrati paga 18 euro in più, che si aggiungono a quelli pagati dalle famiglie. Avete spacciato la puntuale come qualcosa che andrà a diminuire la Tari, ma senza essere ancora a regime in tutta Legnano ci sono già aumenti. Che temo saranno ancora più alti quando sarà terminata la sperimentazione. Vorrei peraltro sapere quale sarà il costo esatto di ogni sacco in più smaltito rispetto al numero base».
«Valeva la pena tutto questo per un aumento di pochi punti percentuali della accolta differenziata?» ha chiesto a sua volta Stefano Carvelli di Fratelli d’Italia. Anche gli altri gruppi di minoranza si sono dichiarati contrari non solo all’aumento della Tari per il 2023, ma hanno messo in dubbio la validità dell’intera operazione tariffa puntuale.
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