STOP DEGRADO
Fototrappole contro gli incivili
Il Comune ricorre alla tecnologia per individuare chi abbandona rifiuti lungo le strade

Per una delle poche volte in consiglio comunale tutti si sono trovati d’accordo: serve un giro di vite contro chi abbandona rifiuti in modo abusivo lungo le strade. Così la mozione di Andrea Grattarola del Movimento 5 Stelle è stata approvata all’unanimità nel corso della riunione della scorsa settimana, l’ultima prima delle ferie (l’assemblea civica dà ora l’arrivederci a settembre). Il documento impegna in particolare l’amministrazione a installare delle “fototrappole”, in pratica delle speciali telecamere, nei punti dove i “pattumeros” di solito colpiscono, cioè le vie della periferia al confine con altri Comuni.
«L’abbandono di rifiuti nei campi e lungo le strade - ha spiegato Grattarola - è un fenomeno purtroppo sempre più diffuso con conseguente degrado ambientale ed economico in quanto l’amministrazione comunale deve affrontare i costi per interventi straordinari di rimozione, costi che poi si riversano inevitabilmente sui cittadini attraverso i tributi». Da qui l’idea delle fototrappole: «Esistono diverse soluzioni grazie alle moderne tecnologie che possono essere adottate per contrastare l’abbandono di spazzatura, e una delle più efficaci ed economiche è la videosorveglianza tramite fototrappole. Tale dispositivo, inizialmente usato nel monitoraggio faunistico, si è velocemente trasformato in mezzo utile agli enti locali per la sorveglianza».
Questi strumenti sono peraltro indipendenti dalle reti di videosorveglianza essendo dotati di batterie che danno adeguata autonomia; registrano in memoria video e immagini che alcuni modelli inviano via e-mail tramite una sim card con identificazione delle targhe degli automezzi; sono inoltre dotati di infrarossi per la visione notturna e di un involucro mimetico resistente agli agenti atmosferici.
«Con tale sistema - ha aggiunto Grattarola - si potranno monitorare i diversi punti critici della città in quanto le fototrappole possono essere spostate in continuazione in base alle esigenze senza dover fare alcun allacciamento a reti telematiche o elettriche». Il costo medio per ogni apparecchio è di circa 400 euro e si parla di comprarne inizialmente almeno tre o quattro.
«L’idea - ha affermato l’assessore all’Ambiente, Gianluca Alpoggio - è sicuramente buona e come amministrazione ci sentiamo di portarla avanti. Del resto contro questo fenomeno le armi tradizionali in possesso del Comune sono spesso spuntate: se per esempio i rifiuti vengono abbandonati su aree private bisogna seguire una lunga trafila burocratica per farli rimuovere. Noi invece puntiamo a fare prevenzione e le fototrappole da un lato costituiscono un deterrente, dall’altro ci consentiranno di individuare i responsabili e multarli pesantemente come prevede la legge».
Le zone più colpite dal fenomeno sono come detto le strade e i terreni di confine: tra queste via Novara, l’area tra Legnano e Castellanza, e anche il complesso ex Bernocchi.
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