ASPETTANDO I LAVORI
Topi e spazzatura: benvenuti alla stazione Fs
Bagni chiusi da mesi: «Inutile ripararli»

Via gli spacciatori, sono arrivati i topi. Che sguazzano tra i rifiuti abbandonati sulla massicciata e sul binario morto dell’ex scalo merci, facendo compagnia ai pendolari più mattutini. E se qualcuno prima di salire in carrozza deve andare in bagno, deve trovare il modo di arrangiarsi. Perché i servizi igienici sono chiusi da tempo «causa ripetuti atti vandalici».
Bombolette alla mano, i vandali si sono dati da fare anche sull’ex magazzino merci, mentre all’ingresso del parcheggio le transenne invitano a stare alla larga dal tetto danneggiato da un incendio scoppiato esattamente quattro anni fa, nella notte tra il il 15 e il 16 aprile 2015.
I MATTONI NELLA FONTANA
Forse l’architettura era un po’ banale, ma negli anni Settanta tutte le stazioni italiane si somigliavano e avevano una loro dignità: le pensiline in ferro, il capostazione con il berretto rosso, le sale d’aspetto e la fontana di cemento dove nuotavano i pesci rossi che aiutavano i bambini a ingannare l’attesa.
Quarant’anni dopo la fontana è ancora al suo posto, ma i pesci sono spariti da un pezzo. Anzi, è sparita anche l’acqua: nella vasca asciutta nei giorni scorsi c’erano dei mattoni rotti, qualche cartaccia e gli immancabili mozziconi di sigarette. Manco fosse un portacenere gigante, la fontanella è ridotta all’ombra di se stessa. Ma basta spostarsi di qualche metro in direzione di Milano per capire che tutta la stazione è interessata dal medesimo declino. Gli ultimi interventi di rinfresco della facciata non hanno interessato l’ex magazzino merci, blindato per evitare le intrusioni degli abusivi. Sulle sue pareti si sono scatenati i writers, mentre tra i binari che gli corrono a fianco crescono le erbacce e si moltiplica la spazzatura. Lì spesso sono avvistati i topi, che in questa stagione sembrerebbero particolarmente numerosi. Spazzatura comunque si trova anche ai margini del terzo binario, quello da cui parte il treno che va verso Varese.
ASPETTANDO IL 2026
Adesso l’illuminazione del parcheggio funziona meglio, i lampioni rendono il lavoro dei ladri più complicato. Ma superando il cancello che si apre su piazza Butti occhio alle transenne posizionate sotto l’edificio sulla destra. Nel 2015 all’ingresso del parcheggio bruciò una macchina: le fiamme danneggiarono i muri del casotto, ma sopratutto attaccarono la travatura in legno del tetto. Le pareti furono poi ridipinte, così come come il resto della facciata della stazione. Ma il tetto è rimasto così com’era, e oggi continua a fare acqua.
Sulla stazione di Legnano Rete ferroviaria italiana ha in programma un importante intervento di adeguamento, tra l’altro dovrebbero arrivare i tornelli per regolare l’accesso alle banchine e le pedane per permettere ai disabili di salire sui treni. I lavori sono stati programmati nell’ambito di un piano decennale, quindi dovranno essere realizzati entro il 2026. Nel frattempo, non si può fare altro che aspettare.
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