NELLA COLLEZIONE
L’elicottero 189 nel museo della Fondazione Agusta
Il prototipo 49002 sarà in mostra statica a Cascina Costa. Dal primo decollo nel 2011 ha accumulato oltre 700 voli sperimentali

Mattinata davvero speciale quella di ieri, sabato 20 luglio, per la Fondazione Museo Agusta. Infatti, grazie alla collaborazione tra Leonardo Divisione Elicotteri e la Fondazione guidata dal presidente Gianluigi Marasi, è stato trasferito al Museo di Cascina Costa a Samarate il primo prototipo del 189 ad effettuare prove di volo e il velivolo rimarrà in mostra statica all’interno del cortile del Museo.
LA STORIA DEL PROTOTIPO
Si è trattato di un arrivo atteso da qualche mese ma tenuto logicamente top secret fino all’ultimo. Il prototipo 49002 è stato il primo elicottero usato per le prove di volo nell’ambito del programma 189 e questo modello – esposto da oggi al Museo Agusta – ha effettuato il primo volo il 26 febbraio 2011 e, fino al ritiro, ha accumulato oltre settecento voli sperimentali nell’arco di un quinquennio. Insomma si è trattato della macchina che ha dato avvio al programma 189 ed è un elicottero multiruolo di ultima generazione di Leonardo che vanta caratteristiche uniche tra le quali una trasmissione principale con capacità di funzionare a secco per un periodo di circa cinquanta minuti. Senza dimenticare che, a pochi mesi dal primo volo, questo prototipo è stato portato e presentato in volo al Salone Aeronautico di Parigi a dimostrare quindi la forte valenza ed impatto strategico.
MARASI: «QUESTO GIGANTE DEI CIELI CONQUISTERÀ TUTTI»
«Siamo incredibilmente soddisfatti per questo arrivo – ha commentato il presidente di Fondazione Museo Agusta, Gianluigi Marasi – per il quale mi sento di ringraziare davvero di cuore Leonardo Divisione Elicotteri nella persona di Gianpietro Cutillo (managing director, ndr) che si è speso in prima persona affinché questo prototipo arrivasse al nostro museo e tutta la squadra dello sperimentale guidata da Roberto Carcassa che ha lavorato in maniera impeccabile allo spostamento di questo gigante dei cieli che, siamo certi, conquisterà tutti i nostri visitatori e i tanti appassionati di aeronautica».
Matteo Bertolli
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