POLEMICHE
Lesa, Villa Cavallini sarà un grand hotel?
Il parco ora ospita l’istituto professionale di agraria, ed è polemica con Provincia ed Istituto contro il Comune che ha lanciato l’idea

Villa Cavallini potrebbe diventare un albergo, “spostando” la scuola: ed è polemica con Provincia ed Istituto contro il Comune di Lesa che ha lanciato l’idea. L’edificio e il parco di sei ettari che lo circonda sono di proprietà comunale, ma il complesso, che è stato lasciato in eredità al Comune dagli ultimi proprietari nel 1945, si trova in una situazione di degrado. Il parco ospita l’istituto professionale di agraria specializzato in floricultura, sede staccata dell’istituto Bonfantini di Novara, ma le aule, prima ospitate nella villa sono ora collocate in una struttura costruita ex novo oltre quaranta anni fa, e l’antico edificio si sta deteriorando ed ha bisogno di interventi di restauro molto urgenti. Da qui l’idea spostare la scuola e vendere parco e villa.
Spiega il sindaco Luca Bona (FI) che ha effettuato un sopralluogo con gli esperti della Sovrintendenza: «La strada obbligata, per tutelare questo bene, è quella della valorizzazione. Noi vogliamo però che non diventi una villa privata di un magnate, ma che continui a potere essere usufruita dal pubblico. Due anni fa si era fatto avanti un emiro arabo per l’eventuale acquisto, poi la proposta non si è concretizzata, ora due società internazionali, specializzate in strutture ricettive di altissimo livello, hanno mostrato un interesse concreto all’acquisizione. La villa potrebbe diventare un hotel di grandissimo prestigio e la scuola verrebbe trasferita in un edificio che potremmo realizzare nell’area, sempre comunale, adiacente il parco. In quest’ultimo verrebbe anche garantito agli studenti del Cavallini l’accesso a una parte per lo svolgimento delle esercitazioni.
La proposta però ha subito trovato opposizione sia nella Provincia di Novara, che gestisce la scuola, che nell’Istituto stesso che hanno sottolineato come esista un preciso lascito testamentario contro l’alienazione del bene. Bona però precisa: «Nessuno vuole eliminare la scuola, ma solo crearne una nuova in un terreno a 300 metri dal parco dove si trova ora. Un edificio moderno e sostenibile, non come quello attuale degli anni ‘80. La Villa è stata abbandonata dalla Provincia. Lesa non appartiene al partito dell’immobilismo e del no politico a prescindere. Andremo avanti». In passato tanti progetti, ma nessuno concreto. Come quello di realizzare un centro ricerche per l’alta moda ed un istituto specializzato nel design in collaborazione con la Herno, o un centro florovivaistico di livello nazionale.
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