LA PROPOSTA
Libri nei rifiuti: «Li salveremo»
Movimento X chiama volontari per distribuirli gratuitamente in città. Aemme Linea Ambiente disposta a collaborare

Salvare i libri dalla discarica e dal macero per distribuirli gratuitamente nei quartieri della città. L’appello arriva da Daniele Berti, consigliere comunale del Movimento X, non nuovo a proposte originali e curiose. Stavolta a essere chiamata in causa è Aemme Linea Ambiente, la società di Amga che, oltre a curare la raccolta dei rifiuti, gestisce la piattaforma di via Novara.
«La lampadina - spiega Berti - si è accesa qualche giorno fa: la discarica di via Novara, è meta sia di persone che vanno a buttare qualcosa, sia di persone che vanno a cercare qualcosa. Nella società dove l'opulenza non è mai riconosciuta, anche la discarica vive delle contraddizioni pazzesche: vengono buttate tante cose ormai inutilizzabili, ma parimenti vengono buttati oggetti che potrebbero essere utili ad un sacco di altre persone, come i libri, cibo per la mente. Li vedo buttati nel cassone della carta e mi piange il cuore».
Berti fa notare che mentre nei cassoni dei metalli, del legno e degli ingombranti c'è sempre gente che gira attorno per cercare qualcosa, nella carta si vede di tutto, dagli scatoloni ai documenti, alle riviste ai libri.
A volte davvero tanti: «Dobbiamo fermare questo culturicidio. Non sono sicuro che i volumi di carta possano essere sostituiti dal web». Ecco allora la proposta: «Mettiamo di fronte al cassone della carta un container tipo cassone di camion che si possa chiudere contro le intemperie. Mi offro io con quattro amici per regalare la scaffalatura interna così che i legnanesi, invece che buttarli nel cassone, depositino i libri nelle scaffalature con libertà di accesso a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa da leggere. Come fa senso buttare via del cibo ancora buono, fa rabbia vedere macerare dei testi, che siano scolastici, enciclopedie, romanzi, storici, geografici o scientifici. Sono certo che un’iniziativa del genere sarebbe un servizio notevole alla comunità».
La risposta è tuttavia già arrivata da ALA qualche giorno fa: non si può fare perché tutto quello che è dentro la piattaforma è un rifiuto e nessuno, tranne agli addetti, potrebbe toccarlo.
Una scappatoia però ci sarebbe: i responsabili della stessa ALA avrebbero infatti fatto sapere di essere disposti a lasciare eventualmente un cassone mobile all'ingresso nel quale depositare appunto i libri. Ma a questo punto servirebbe qualcuno disposto a svuotarli. Sfida subito raccolta dallo stesso Berti, che rilancia: «Diamo vita a un Comitato di volontari, nel numero minimo di dieci direi, che si impegnino a recuperare i libri con mezzi propri per poi distribuirli in più punti della città».
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