AEROPORTI
Linate chiuso, Malpensa senza certezze
Il presidente del Cuv Nadia Rosa incontrerà presto tutti i sindaci. «Ma cosa succederà davvero lo sapremo soltanto il 27 luglio»

Chiusura di Linate, sul territorio di Malpensa rimane l’incubo del collasso viabilistico. Il Cuv chiede di mettere in campo «Tanti piccoli interventi» per minimizzare i disagi che si prospettano nel periodo tra il 27 luglio e il 26 ottobre.
Anche la Sea ammette che la viabilità, in particolare l’accesso dalla superstrada 336, potrebbe essere una «criticità» nel periodo del “Bridge” da Linate a Malpensa, ma a oggi non ci sono soluzioni chiare per affrontarlo.
Stando a quanto emerso in questi giorni, del pacchetto di iniziative che era stato oggetto di discussioni ai tavoli organizzati in Prefettura per affrontare i problemi più sentiti dai sindaci (viabilità di accesso a Malpensa e parcheggi), le uniche certezze sono rappresentate dal raddoppio della capacità dei treni del Malpensa Express (aumenteranno le carrozze e i posti a sedere, per un incremento annunciato da Trenord pari al 47% nei tre mesi di chiusura di Linate, con ulteriori margini di potenziamento in caso di necessità una volta che si verificheranno le effettive esigenze) e dalla massiccia campagna di comunicazione annunciata da Sea per spingere gli utenti milanesi in arrivo a Malpensa a prediligere l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere l’aeroporto, oppure in subordine di indirizzarsi sulla A4 Milano-Torino e sulla Boffalora-Malpensa piuttosto che sul tragitto tradizionale lungo la A8 Milano-Varese e la superstrada 336.
«Ulteriori tavoli, formalmente, non ne abbiamo fatti - rivela il presidente di turno del Cuv Nadia Rosa, sindaco di Lonate Pozzolo - le varie ipotesi si stanno muovendo parallelamente e stiamo tenendo sotto osservazione la situazione. Nel prossimo incontro con tutti i sindaci del Cuv faremo un punto anche su questo tema».
Del resto, fa sapere Rosa, «le ipotesi in campo sono sempre quelle, dal raddoppio dei treni al parcheggio dell’ex cava Nidoli che metterà a disposizione i primi 2.000 posti auto già per la fine di luglio» fino alla questione degli agenti di polizia locale del Comune di Milano in prestito all’Unione dei Comuni di Lonate e Ferno che ha la competenza sulla sicurezza stradale all’esterno dello scalo, un’altra partita ancora aperta.
«È una strada che stiamo percorrendo». Ma a oggi, ammette Nadia Rosa, «non abbiamo altre certezze».
A meno di cento giorni dal “Bridge”, la preoccupazione cresce tra i sindaci del Cuv, soprattutto in considerazione del fatto che la superstrada 336 è ormai diventata palesemente invivibile, con una media di quasi un incidente al giorno con le conseguenti code, rallentamenti e disagi che colpiscono non solo il traffico diretto a Malpensa ma in generale la mobilità dell’intera area attorno all’aeroporto. Per la presidente di turno del Cuv servirebbero «tante piccole cose», proprio come era stato prospettato nell’ultimo vertice. Come ad esempio «Qualche soluzione diversa sui parcheggi», per evitare il caos dei furbetti della sosta selvaggia, e «Interventi puntuali in caso di incidenti» da parte dei gestori della superstrada 336, ad esempio chiudendo gli svincoli per evitare che la circolazione vada in tilt a ogni incidente.
Come andrà davvero però, anche il sindaco ne è consapevole, «Lo si vedrà solo il 27 luglio». «Lo scopriremo solo vivendo», cantava Battisti: sarà davvero così.
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