ROMA
Lipu, 'domenica riapre stagione venatoria, fucili in azione'

(ANSA) - ROMA, 19 SET - Da domenica 21 settembre, "fucili in
azione in tutte le regioni italiane, per l'apertura della
stagione venatoria. Anche quest'anno molte regioni hanno
autorizzato la caccia ai turdidi, alla beccaccia e agli uccelli
acquatici fino a fine gennaio, in piena fase di migrazione
prenuziale, vietatissima dalla direttiva Uccelli". Lo si legge
in una nota Lipu.
"Come se non bastasse si potrà sparare a ben 21 specie che
versano in cattivo stato di conservazione: allodola, alzavola,
beccaccino, codone, combattente, coturnice, fagiano di monte
(gallo forcello), fischione, folaga, marzaiola, mestolone,
moretta, moriglione, pavoncella, pernice rossa, pernice sarda,
porciglione, quaglia, starna, tordo sassello, tortora selvatica.
Questo è in effetti l'elenco delle specie che la Commissione
europea ha evidenziato nella Procedura Pilot (n. 2023/10542) e
per le quali non esistono piani di gestione o, qualora
esistenti, scarsamente attuati. Recentemente, in particolare, la
Commissione europea ha chiesto una moratoria completa per
tortora selvatica, fischione, quaglia, tordo sassello, e la
riduzione del prelievo del 50% per le specie mestolone, codone,
alzavola. Richieste cadute pressoché nel vuoto.
E tuttavia al Governo e alla maggioranza parlamentare tutto
questo sembra ancora insufficiente, visti i clamorosi contenuti
del disegno di legge n. 1552 presentato al Senato dalla
maggioranza, con l'avallo del ministro dell'Agricoltura
Lollobrigida, che dà il via ad una sorta di piena
liberalizzazione della caccia. Saltano i termini del 31 gennaio
e del 10 febbraio per la chiusura della stagione venatoria, si
riaprono gli impianti per la cattura degli uccelli a fini di
richiamo vivo, si riducono le aree protette e si estendono i
terreni dove è possibile cacciare, molte facilitazioni sono
concesse ai cacciatori e ulteriori poteri decisionali alle
stesse regioni, in netta violazione della potestà statale
prevista dalla Costituzione in fatto di tutela della natura.
"Siamo di fronte a una proposta irresponsabile e
incostituzionale - dichiara Giovanni Albarella, responsabile
Antibracconaggio e Attività venatoria della Lipu - che riporta
la lancetta della storia indietro di 60 anni a quando la
stagione venatoria arrivava fino alla primavera, in piena
migrazione degli uccelli, e le catture degli uccelli selvatici a
fini di richiamo erano una prassi diffusa". (ANSA).
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