LAGO MAGGIORE
Lisanza: il relitto è ancora sotto. Skipper indagato
Difficile il recupero della barca affondata. L’uomo israeliano morto era stato «un agente del Mossad»
I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno lavorato tutto il giorno anche oggi, martedì 30 maggio, per il recupero della “Goduria”, la barca turistica affondata domenica nel lago Maggiore, a Lisanza.
INTERVENTO MOLTO COMPLICATO
Sono stati utilizzati palloni ad aria compressa per sollevare l’imbarcazione e trainarla a quindi a riva. Ma l’intervento si sta rivelando più complesso del previsto. Ieri, lunedì 29 maggio, dopo essersi incagliata, la houseboat è rimasta bloccata mentre oggi, dopo un nuovo tentativo, è risprofondata di qualche metro.
Le operazioni riprenderanno domani mattina, mercoledì 31 maggio; qualora il terzo round di lavoro da parte degli specialisti dei vigili del fuoco dovesse risultare vano, verrà valutato l’utilizzo di una particolare gru.
INDAGATO LO SKIPPER
Nel frattempo, proseguono le indagini avviate dalla Procura di Busto Arsizio sulla tragedia costata la vita a quattro persone. Lo skipper, Claudio Carminati, sopravvissuto al disastro, è stato iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti stanno acquisendo vaia documentazione, tra cui libretto dell’imbarcazione per capire quanti passeggeri potesse trasportare (24 erano a bordo), e le allerte sul maltempo diramante sabato e domenica. Disposte le autopsie sulle quattro vittime.
UNA VITTIMA «AGENTE DEL MOSSAD» Tra le vittime, due agenti italiani dell’intelligence, una donna di 53 anni originaria di Trieste, Tiziana Barnobi, e Claudio Alonzi, 60 anni, originario della provincia di Frosinone, e un ex agente delle forze di sicurezza israeliane che «era stato nel Mossad». Lo hanno confermato oggi le autorità israeliane, sollevando così un primo velo nella cortina di totale riserbo calata subito dopo l’incidente.
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