I NUMERI
Lombardia, il virus morde meno forte
Crescita dei casi diminuita rispetto alle 24 ore precedenti, ma è presto per essere ottimisti. A Varese si sale a quota 265 positivi

L’offensiva del coronavirus in Lombardia è continuata anche oggi, mercoledì 18 marzo, ma con forza minore rispetto a 24 ore prima. La crescita di contagi e ricoveri è diminuita e solo quella dei deceduti, purtroppo, continua ad aumentare.
Lo ha detto nel consueto punto quotidiano l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, specificando che i contagiati ora sono 17.713 (+1.493 rispetto a ieri) e i ricoverati in ospedale 7.285 (+382). Questo vuol dire che per la prima volta è stato sfondato il muro dei 10.000 positivi con sintomi lievi lasciati in isolamento nelle loro abitazioni. E ancora, i ricoverati in terapia intensiva sono 924 (+45), mentre i decessi sfiorano ormai quota duemila, a 1.959 (+300).
La provincia lombarda con il numero più alto di casi resta Bergamo, ma è Brescia quella con il maggior incremento giornaliero, con il suo +484 rispetto a ieri.
Varese resta in fondo alla classifica, neppure menzionata dalla Regione, mentre nel Lodigiano, primo focolaio, l’aumento è stato di soli 27 casi.
E Varese? Gallera non dà i numeri della nostra provincia, arrivata comunque a quota 265 positivi, 31 più di ieri. Quanto alle città, Busto ha conquistato la poco gradevole prima posizione, con 32 casi contro i 31 di Caronno Pertusella.
«È troppo presto per essere ottimisti - ha detto Gallera - vedremo a fine settimana se l’aumento della crescita del contagio si fermerà».
Non resta che sperare e usare ogni precauzione, a partire dalla prima e più importante, ripetuta fino alla noia ma ancora non bene osservata: «State a casa», come ha ribadito il presidente Fontana.
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