RITO ABBREVIATO
Corruzione all’ufficio tecnico: tre anni
Assolto l’allora comandante dei vigili urbani. «Impugneremo»
Nel magma degli affari urbanistici illeciti, messi a nudo nel 2017 con l’arresto dell’allora sindaco Danilo Rivolta, anche Orietta Liccati, la sua compagna, avrebbe avuto un ruolo. Questa almeno è la conclusione a cui è arrivato il gup Tiziana Landoni che ieri ha condannato la ex responsabile dell’Ufficio tecnico a tre anni di pena, quindi a quattro mesi in più rispetto alla richiesta del procuratore capo Giuseppe D’Amico. Novanta giorni per il deposito delle motivazioni.
Ma l’avvocato Carlo Alberto Cova è già pronto a impugnare in appello. «La mia assistita è completamente estranea a tutta la vicenda, sarebbe stata da assolvere e invece ha ricevuto una condanna superiore a quella invocata dalla procura. Ribalteremo tutto in appello». commenta.
Risultato diametralmente opposto per l’ex comandante dei vigili urbani Costantino Gemelli: il giudice lo ha assolto dall’accusa di abuso d’ufficio, reato ridimensionato drasticamente dalla recente riforma e quindi ormai difficilmente attribuibile. Andranno a dibattimento invece Fulvio Rivolta, fratello dell’ex sindaco e titolare dello studio attraverso il quale si sbrigavano le pratiche edilizie, l’ex segretario comunale Maurizio Vietri e un altro imprenditore lonatese.
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