STORIE FALSE
Lonate Pozzolo, «La strage di Bologna opera dei palestinesi»
L’affermazione in consiglio comunale del capogruppo della Lega provoca la rivolta del centrosinistra

«La mistificazione della storia e il silenzio sconcertante della maggioranza».
È durissima la presa di posizione, e non poteva essere altrimenti, della lista civica di minoranza Uniti e Liberi dopo l’intervento in consiglio comunale del capogruppo di maggioranza e segretario della Lega cittadina Armando Mantovani a margine del dibattito su una mozione proprio di UeL che chiedeva l’intitolazione dell’area mercato alle vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980.
Dice il gruppo guidato in aula dall’ex sindaco Nadia Rosa: «Mantovani ha detto una serie di assurdità, ovvero che la strage di Bologna non era di matrice fascista, ha parlato di un vagone palestinese in transito, che Francesca Mambro e Giusva Fioravanti «Sono stati buttati dentro da qualcuno» e altre affermazioni quanto meno bizzarre, strampalate e gravissime pronunciate in consiglio comunale. Bisogna ricordare, a onore di cronaca, che la strage di Bologna ha provocato 85 morti e oltre 200 feriti, è stato il più grave attentato in Italia perpetrato nel secondo dopoguerra, ma nemmeno le sentenze hanno smosso dai suoi convincimenti improntati al revisionismo del segretario leghista. Affonda Uniti e Liberi: «Il capogruppo di maggioranza si è lanciato in affermazioni aberranti, ma la cosa più grave è che nessuno degli altri consiglieri di maggioranza e nessun assessore si sia dissociato da quelle affermazioni e, di fronte alle nostre sollecitazioni per sapere se tutti condividessero questa mistificazione dei fatti e queste assurdità, nessuno ha però aperto bocca».
L’opposizione mette nel mirino anche il sindaco Elena Carraro il cui unico intervento sulla vicenda non era per dissociarsi ma solo per chiudere la discussione su una tematica ormai troppo spinosa.
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