L'EVENTO
Lozza, il ministro ritorna "Bobo rock"
Sabato Distretto 51 in concerto per la scuola materna del paese
Dal Viminale in festa per i suoi cento anni alle salamelle di Lozza. Dallo studio dei piani per la sicurezza nazionale a quello degli spartiti. Dai panni del ministro a quelli del Bobo.
Eclettico più che mai, Roberto Maroni torna a casa.
Lo farà sabato 16 luglio, per raccogliere fondi per la scuola materna del suo paese. Lo farà dal palco allestito al centro sportivo dove si svolgerà Rock in Lozz, seconda edizione di musica benefica, la prima con il ministro e la sua band sul palco.
Il Distretto 51 torna a esibirsi, dopo mesi di prove e ricerche, non sempre semplici, di percorsi musicali nuovi, perché se il giro di boa dei venticinque anni è stato ampiamente superato, è anche grazie alla parola d'ordine "rinnovamento".
Un ritorno, quello di Lozza, un appuntamento che coinvolge emotivamente e non solo perché a chiamare sul palco è Filippo, il figlio di Maroni, nel gruppo della biblioteca civica che promuove l'evento.
«A Lozza, il Distretto si è già esibito più di vent'anni fa, ma in pratica l'appuntamento di sabato rappresenta un esordio - racconta Filippo -. Io non c'ero ancora, però papà mi ha raccontato che nella nostra taverna il gruppo si ritrovava sempre a suonare, prima del trasferimento a casa di Peppo Nasoni».
E in quel periodo risale anche l'esibizione a Lozza della band che non era composta come oggi.
«Non c'era il coro, non c'era nemmeno Simona Paudice, Gege Rossi era alla batteria, il Bobo era alle tastiere da solo, perché Luca Fraula non era ancora dei nostri, e i fiati erano in formazione ridotta - racconta Maurizio Carosi -. Il repertorio, in quell'occasione, era praticamente tutto a base di Bruce Springsteen».
Un repertorio rock, come in parte saranno le proposte di questa estate della band «brani più rock-blues con matrice bianca e poche concessioni al r&b e al soul, anche se non mancherà una medley della nostra tradizione».
Prima dell'esibizione serale del Distretto 51, sul palco saliranno (la festa si apre alle 18.30, ingresso libero, offerta gradita per la scuola materna), Rock Therapy e Junk Food (quest'ultima band composta da ragazzi giovanissimi). Repertorio ovviamente rock, bibite, birra e carne alla griglia (gastronomia a cura del minigolf) in attesa di ballare e cantare con i ritmi di Joe Cocker, Eric Clapton, Delbert Mc Clinton, Willie de Ville, proposti dalla voce di Johnny Daverio e dal gruppo diretto dal maestro Luca Fraula.
Dopo sabato, gli impegni del Distretto subiranno una escalation estiva: giovedì 21 luglio altro spettacolo varesino, sul colle Campigli, al Palace Hotel, prima della trasferta a Cori, in provincia di Latina («a Cori, da bambino, trascorrevo le mie vacanze estive nella casa dei miei nonni», ricorda Carosi), dove mercoledì 3 agosto la band parteciperà al Latium World Folkloric Festival, con gruppi in rappresentanza dei cinque continenti. E della terra bosina.
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