LA CURIOSITÀ
Lucchetti d’amore al lago dei cigni
Il rito lanciato dai libri di Moccia approda sul cancelletto dei Giardini Estensi

Non è il ponte Milvio e oltre non c’è il Tevere. Ma il gesto è lo stesso: applicare un lucchetto in segno di amore eterno e gettare la chiave nell’acqua sottostante. Il rito che si è diffuso un po’ in tutto il mondo grazie ai romanzi di Federico Moccia, in particolare “Tre metri sopra il cielo”, è arrivato anche - sia pure a scoppio ritardato - nel giardino pubblico per eccellenza di Varese: gli Estensi. Da qualche settimana, sul cancelletto della recinzione che delimita il laghetto dei cigni, nelle vicinanze dell’area giochi, sono comparsi numerosi lucchetti. Chiara l’analogia con quanto avvenuto altrove. È una prassi da giovani, se non adolescenti, e il fatto che abbiano scelto quel luogo lo conferma: lì, spesso, vanno teneramente a passeggiare, fuori da orari di scuola, i ragazzi. Accertato che i lucchetti sono promesse d’amore, come nel film tratto dal romanzo di Moccia, resta da capire se le chiavi vengono lanciate nello stagno dei cigni. Probabile. La vasca viene periodicamente ripulita e l’acqua cambiata. Questa operazione avviene in primavera. Nel frattempo, il laghetto è diventato uno spettacolo nello spettacolo grazie ai 16 faretti, collocati nell’ambito dei lavori di restyling di alcune parti dei Giardini Estensi, che s’illuminano di sera. L’effetto scenografico è garantito.
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 7 febbraio
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