SANITÀ DEL VERBANO
Luino, i problemi dell’ospedale. Lettera e risposta
Il sindaco scrive a Bertolaso e alle Asst indicando 17 punti su cui fare luce. L’Asst Sette Laghi risponde subito su prealpina.it

«La situazione dell’ospedale di Luino è sempre più complicata». Lo denuncia il sindaco e presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto di Luino, Enrico Bianchi, in una lettera inviata all’assessore regionale Guido Bertolaso, alla direzione generale generale della Asst 7 Laghi e alla direzione generale dell’Ats Insubria. E appreso il contenuto su prealpina.it, L’asst Sette Laghi risponde subito.
LA LETTERA DEL SINDACO
«La situazione dell’ospedale di Luino è sempre più complicata - scrive appunto Bianchi -. Lo sappiamo da tempo e i vari appelli sia della popolazione – attraverso i vari comitati che si sono succeduti nel corso degli anni – sia con iniziative istituzionali delle diverse Amministrazioni comunali del distretto di Luino, sono sempre caduti nel vuoto».
«Luino - prosegue - è un ospedale di frontiera e più volte è stato detto che necessita di “cure” particolari. La questione andrebbe affrontata senza pregiudizi ideologici (o al peggio di convenienza e di potere) affinché il suo assetto organizzativo assuma una connotazione quanto meno la più definitiva possibile».
E ancora: «In questi due anni sull’ospedale di Luino si sono verificati numerosissimi cambiamenti giustificati da urgenze reali che hanno coinvolto sempre esclusivamente questo nosocomio. Il Piano di zona del distretto luinese, attraverso un lavoro attento, scrupoloso e competente del Tavolo tecnico, aveva avanzato una serie di proposte ragionevoli che, a parte un primo apprezzamento da parte della Direzione generale Asst, non avuto il seguito auspicato».
«Le problematiche - si legge nella lettera ai vertici della sanità locale e lombarda - restano in sospeso e le soluzioni appaiono sempre più dei palliativi rispetto alle reali necessità di un territorio con caratteristiche come già detto, speciali. Abbiamo apprezzato la recente visita del dottor Bertolaso, assessore al Welfare di regione Lombardia e del presidente della Provincia, dottor Magrini, ma attendiamo che venga intrapreso un processo di consapevole presa in carico delle problematiche emerse durante l’incontro e scaturite dalla visita al Presidio ospedaliero di Luino».
«I sindaci del territorio riuniti in assemblea del Piano di zona del distretto di Luino in data 13/7, ribadiscono la necessità di un approccio serio e definitivo sulla struttura riproponendo la richiesta di soluzioni su alcune problematiche». Problematiche che vengono quindi elencate per punti.
«Ricostituzione di un’area di ricovero chirurgica disgiunta dall’attuale logistica che vede una condivisione promiscua con la degenza internistica /subacuta».
«Implementare i letti di degenza subacuta».
«Medicina riabilitativa soppressa: non è possibile attivare una collaborazione più stretta con Varese viste le attuali difficoltà di ricovero anche delle strutture private convenzionate? Erano 20 letti ora tutti soppressi. Pazienti operati restano poi bloccati nei reparti di degenza in attesa che si liberino spazi nelle strutture riabilitative aumentando ulteriormente le difficoltà sui posti letto di ricovero».
«Ortopedia: la situazione attuale è francamente paradossale. Non è possibile che un primario legittimamente nominato dopo concorso pubblico non possa esercitare al meglio il proprio ruolo e la propria professionalità di sala operatoria. La soluzione prospettata con incarico di servizio ad altra equipe oltre che essere oneroso non risolve il problema e porterebbe come risultato finale la mortificazione professionale di un primario legittimamente nominato con concorso pubblico. Un’altra equipe al lavoro si sovrappone a cosa? Rappresenta una soluzione per il territorio?».
«Sarebbe auspicabile l’attivazione, vista l’emergenza, di ordini di servizio per avvalersi di altre due figure (una da Varese ed una dal Verbano) e dar modo all’attuale servizio di Ortopedia dell’ospedale di Luino di poter svolgere attività di sala operatoria senza elevati oneri aggiuntivi».
«Per la chirurgia vale quanto esposto per l’area ortopedica (peraltro ridotta ai minimi termini): separazione dall’area medica».
«Deve essere assicurata la presenza del tecnico di laboratorio e non la sostituzione con “point of care” di difficile gestione durante le emergenze e l’impegno del personale su altri compiti».
«Il Pronto soccorso deve rimanere tale e lo rimane se resta una presenza di reparto chirurgica e ortopedica adeguata, non deve diventare punto di Primo Soccorso. Questo lo potrebbe diventare invece la struttura convenzionata di Cunardo con una disponibilità dalle ore 8 alle 20. Molte situazioni di codice “bianco” potrebbero già essere valutate in tale presidio. Un opportuno triage potrebbe diminuire il carico ai Ps di Varese Cittiglio e Luino ed il successivo trasferimento dei casi valutati più gravi. Durante la giornata il personale medico che ruota su tale presidio potrebbe essere dedicato a questo servizio».
«Sono numerose le lamentele circa l’operatività delle cooperative di servizio al Ps nelle ore notturne. Queste giungono fino alle Amministrazioni comunali. La domanda che tutti si pongono è: con quali criteri vengono attribuiti gli incarichi a questi addetti? Con quali costi per la comunità? Vengono fatte valutazioni precise e costanti sul loro operato?»
«Una valutazione del numero di addetti sull’ospedale di Luino rivela che dal 2018 al 2023 non vi è stata una differenza estrema (326 – 2018 vs 313 – 2023). Eppure la situazione è notevolmente cambiata in peggio. Quali le ragioni?»
«L’elenco fornito delle diverse attività ambulatoriali praticate c/o il presidio di Luino non risulta corretto. Né per gli orari e neppure per le disponibilità e possibilità reali. Chiediamo che vengano fornite informazioni precise alla popolazione, ai medici di Medicina generale ai pediatri Dls ed alle Amministrazioni su quanto veramente è attivo a Luino e in quali orari e giorni».
«Radiologo reperibile nei giorni prefestivi e festivi: deve coprire una distanza da Angera a Luino, non si ritiene che sia una distanza troppo elevata? Non si prevedono altre soluzioni?.
«La struttura di Dialisi locale rappresenta un servizio essenziale, si chiedono rassicurazioni sulla sua permanenza e il mantenimento dell’equipe medica ed infermieristica».
«L’ospedale è un cantiere aperto, la ristrutturazione del Ps è fatto positivo, auspichiamo che vengano rispettati i tempi di realizzazione. Restano forti dubbi su capacità della cabina di approvvigionamento elettrico che doveva essere adeguata entro il febbraio 2023. È adeguata alle necessità di una struttura ospedaliera? Continui guasti agli ascensori a cosa sono dovuti?».
«La rivisitazione della legge sanitaria regionale, soprattutto in riferimento alle funzioni di
“Ospedale di Comunità” non deve considerarsi come sostituzione delle indispensabili prerogative di una attività ospedaliera, bensì integrative e di valore aggiunto. Prima di ogni attivazione di Ospedale di Comunità e di Casa di Comunità ci si deve accertare che vi sia personale disponibile e che non venga “prelevato” dalla struttura ospedaliera».
«In merito alla Casa di Comunità gli Amministratori comunali vorrebbero prendere visione del progetto definitivo dopo che, quanto a suo tempo illustrato, non è più considerato attuabile».
«Il budget annuale per l’ospedale di Luino a quanto ammonta? Rispetto agli altri presidi ospedalieri dell’Asst 7 Laghi?». Ecco poi le conclusioni: «Nonostante le diverse sollecitazioni e le risposte, ci sia permesso di osservare spesso contradditorie, pervenute al territorio in questi anni, restiamo comunque in fiduciosa attesa di risposte concrete. Noi amministratori locali ci facciamo interpreti di un interesse generale, perché la salute dei cittadini rappresenta un valore assoluto sancito dall’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”».
LA RISPOSTA DELL’ASST SETTE LAGHI
Abbiamo letto su Prealpina.it delle richieste di chiarimenti che il Sindaco di Luino avrebbe inviato con una lettera alla nostra direzione e ai vertici regionali. Pur non avendo ancora ricevuto questa lettera, proviamo comunque a dare risposte che facciano chiarezza circa le tematiche sollevate, come già accaduto in diverse occasioni negli ultimi mesi, confermando la nostra disponibilità ad ulteriori incontri con gli amministratori locali dell'altro Verbano, di cui riconosciamo la grande attenzione verso l'Ospedale Luini Confalonieri e le tematiche sociosanitarie che interessano gli abitanti del Distretto di Luino.Iniziando dal Polo Ospedaliero, proviamo quindi a rispondere ai punti evidenziati nell'articolo, passando poi ai riferimenti al Polo Territoriale, con una importante premessa. Siamo ben consapevoli delle criticità presenti e le abbiamo in più occasioni approfondite, evidenziando come si tratti di problematiche che affliggono la sanità nazionale e non solo in questa fase storica e come possano risultare più impattanti nelle sedi geograficamente periferiche, come nel caso di Luino. Al contempo, però, abbiamo sempre dichiarato che queste difficoltà non rappresentano per noi un alibi e abbiamo riferito con trasparenza e disponibilità al confronto le strategie adottate e l'impegno profuso per affrontarle, nell'interesse prioritario dei cittadini dell'alto Verbano. Per quanto riguarda l'organizzazione delle degenze, l'assetto organizzativo attuale non può essere, al momento, modificato per carenze di personale infermieristico, al quale è doveroso garantire la fruizione delle ferie estive. Si coglie l'occasione a questo proposito per ricordare che, pochi giorni fa, è stata comunicata l'assunzione di quattro infermieri che hanno partecipato al bando specifico per L'Ospedale di Luino.Entrando nel merito dell'ambito chirurgico, per quanto riguarda la Chirurgia Generale, l'ASST ha deliberato, in data 11/08/2023, l'assunzione a tempo indeterminato di 2 chirurghi specializzati, di cui uno assegnato all'Ospedale di Luino, e di 3 medici specializzandi a tempo determinato, tutti destinati a Luino. A questi, si deve aggiungere un altro chirurgo specialista che ha vinto il concorso ed è già stato assegnato a Luino.Parlando dell'Ortopedia, invece, come comunicato in più occasioni, l'azienda ha bandito due concorsi, uno per incarico libero professionale e uno a tempo determinato. I bandi resteranno aperti fino al 31/12, per promuoverne la partecipazione. In attesa di reclutare rinforzi, viene privilegiata l'attribuzione di sedute operatorie all'attuale equipe, oltre che a quella della Microchirurgia della mano, che ha sede a Varese ma i cui ortopedici collaborano in stretta sinergia con i colleghi di Luino.Contemporaneamente, l'azienda ha pubblicato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici disponibili ad offrire sedute operatorie nel blocco dell'Ospedale di Luino. Seguiranno le procedure amministrative per la definizione di una gara di appalto. Tale servizio renderà possibile riprendere l'attività ortopedica maggiore presso il nosocomio luinese, sia in regime di urgenza che di attività programmata, in attesa di una soluzione più strutturata.Per quanto riguarda i letti di degenza subacuta, nesono attivi 12, 2 in più rispetto al periodo pre-covid. Mentre, per quanto riguarda i posti letto di Riabilitazione, come spiegato potranno essere riattivati quando sarà incrementato l'organico infermieristico. Nel frattempo è stata implementata l'attività ambulatoriale, con un importante recupero delle prestazioni ed un abbattimento delle liste d'attesa. Rimangono attive anche le attività di consulenza fisiatrica e fisioterapica per le degenze ospedaliere.Sul versante dei servizi, sono in corso valutazioni per fronteggiare la carenza di tecnici di laboratorio, fermo restando che l'azienda sta cercando di reclutare anche queste figure professionali e ne ha appena assunti 11 a livello aziendale. Si coglie comunque l'occasione per precisare che la telemedicina è una soluzione organizzativa che sempre di più viene proposta e incentivata dalle vigenti regole di sistema.Con riferimento al Pronto Soccorso, se ne conferma la piena operatività, nonostante la presenza del cantiere all'interno del servizio, che procede come da programma. In particolare, a supporto del PS , considerata la vocazione turistica della zona, nel periodo estivo sono messe in atto misure per fronteggiare il sovraffollamento, che prevedono anche il supporto del bed management, un contributo dei servizi delle altre strutture aziendali (trasporti e disponibilità di letti delle alte specializzazioni) e una disponibilità prioritaria delle degenze dell'ospedale. Il numero di accessi in PS è stato, nel mese di luglio, di 1334 persone (43 accessi/die), con un tasso di ricovero del 9%. Il tempo medio di permanenza in PS prima del ricovero (on boarding) si è ridotto del 40% nell'ultimo anno, grazie alla grande collaborazione tra il Dipartimento di emergenza e quello di area medica, impegnati per ridurre ulteriormente il tempo di on boarding. Nel prossimo autunno, inoltre, sarà implementato un nuovo software gestionale per il PS che velocizzerà la presa in carico del paziente a partire dal triage.Per quanto riguarda il ricorso alle cooperative per la copertura dei turni medici in PS, si tratta di una soluzione adottata per ogni presidio spoke dell'Azienda, a causa della difficoltà a reperire specialisti in Medicina d'urgenza. A questo proposito, permane una manifestazione di interesse aperta ai medici che intendono effettuare turni in PS e sono in corso bandi per l'assunzione anche di medici non specialisti, così come previsto dalla più recente normativa.Va comunque precisato che l'attuale cooperativa è stata selezionata attraverso un bando di gara che prevede la fornitura di medici con specializzazione in medicina d'urgenza o specializzazioni equipollenti o affini e/o che abbiano un'adeguata esperienza maturata in PS. Ogni medico inserito viene valutato dal DEC del contratto e risponde al responsabile del PS presso il quale presta servizio.Un'altra precisazione importante riguarda il radiologo, che nei giorni di sabato e festivi non è reperibile ma presente nel presidio del Verbano e a disposizione per refertare gli esami che vengono effettuati dal tecnico di radiologia di Luino.Rassicurazioni anche per la Dialisi, che mantiene la propria attività con il numero di 12 posti tecnici di CAL pienamente operativi.Con riferimento all'attività ambulatoriale, si tratta di un ambito di attività che subisce continue variazioni in base alle esigenze epidemiologiche della popolazione di riferimento, alla disponibilità degli specialisti e alle richieste regionali e di ATS di abbattimento delle liste d'attesa. In ogni caso, l'elenco aggiornato delle specialità ambulatoriali attive a Luino è stato condiviso con i Sindaci ed è contenuto nella carta dei servizi del Distretto di Luino: non sono indicati gli orari degli ambulatori per il semplice fatto che si tratta di prestazioni accessibili su prenotazione e non con accesso diretto.Passando ora al Polo Territoriale, è attivo il PUA itinerante nei comuni di Lavena Ponte Tresa, Maccagno, Pino Tronzano, Agra, Dumenza e Montegrino, con soddisfazione da parte degli operatori e riscontri positivi da parte dell'utenza. I cantieri per la realizzazione di Casa e Ospedale di Comunità procedono secondo i tempi.Il progetto esecutivo per la Casa di Comunità è in fase di definizione e si prevede l'affidamento dei lavori entro l'anno. Entro il prossimo mese di settembre, inoltre, inizierà il cantiere dell'Ospedale di Comunità al quinto piano.Restando nell'ambito degli interventi strutturali, i lavori per la cabina elettrica sono stati aggiudicati e inizieranno in autunno per evitare di intervenire ora che il consumo è più elevato. L’attenta gestione dei consumi ha comunque permesso di mantenere l’operatività inalterata. Gli ascensori, come tutti gli impianti frequentemente utilizzati, sono soggetti a guasti che peraltro sono sempre prontamente risolti laddove non richiedano tempi lunghi di approvvigionamento dei ricambi. Proprio per diminuire le eventualità di guasti gravi, sono stati intensificati gli interventi di manutenzione ordinaria che, ovviamente, comportano il fermo dell’ascensore per alcune ore.Sperando di aver fornito utili chiarimenti, si conferma la massima disponibilità al confronto con i rappresentanti dei cittadini dell'Alto Verbano.
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