IL PIANO
Nuovo Lido pronto a salpare
Stasera in Consiglio comunale il dibattito sull’area. A settembre incarico per il progetto

La rinascita del Lido di Luino entra nelle stanze della politica: martedì 24 luglio ha affrontato la Commissione consiliare e questa sera, giovedì 26 luglio, sarà oggetto di dibattito in Consiglio comunale.
La prima notizia rilevante è che a settembre si parte con l’incarico progettuale da 40.000 euro. La zona di riferimento è quella in entrata alla cittadina e parte dalla zona dell’ex fabbrica Ratti, del campo sportivo, per estendersi fino al Porto Nuovo.
Incastonato in quel punto del lago Maggiore non c’è solo l’ex discoteca, ora un vero e proprio rudere, ma anche il rinomato Centro remiero.
L’idea del primo cittadino, Andrea Pellicini, è proprio quella di riqualificare quella parte di territorio che già per sua natura è avocata dal Lago Maggiore, con la vicinanza della Canottieri Luino e i cantieri nautici.
Esattamente un anno fa il sindaco affidò a Prealpina la dichiarazione d’intenti per “la restaurazione” del Lido, trovando un ampio consenso sui social, con gli utenti divisi solo tra chi chiedeva qualcosa di più fruibile ai giovani rispetto a quelli che chiedevano tranquillità nel futuro locale e nell’area. Dibattito, questo, che ha tenuto banco e che ha portato lo stesso sindaco a formulare diverse riflessioni aprendo la discussione ma certamente tenendo pure conto del risultato dello studio di fattibilità.
Come detto, in sede di commissione comunale martedì sono state presentate le variazioni al piano delle opere pubbliche. Per il 2018, tra le altre cose, è indicata una spesa di 40.000 euro per la progettazione della riqualificazione del fabbricato principale del Lido di Luino, opera prevista per il 2019 con investimento di 600.000 euro.
Nell’annualità 2020 è stato invece inserito un intervento di un milione per la riqualificazione delle aree esterne del Lido, con l’obiettivo di stimolare i privati nella realizzazione dell’opera.
«Con la ristrutturazione del Lido - ha spiegato il sindaco - puntiamo a realizzare un centro turistico sportivo a lago di prim’ordine, completando la pregevole riqualificazione della Canottieri. Il Lido svolgerà altresì un’importante funzione al servizio della nautica da diporto sul modello della struttura del porto Patriziale di Ascona, con la presenza di ristorante, area caffè e spogliatoi. In questo quadro sono anche auspicabili investimenti privati nelle infrastrutture per offrire ai diportisti servizi moderni e di elevato livello». Dall’Amministrazione fanno sapere che, sullo sfondo di questo impegno, c’è da mettere a segno un’azione importante e concreta: rigenerare proprio l’edificio del Lido, assicurare nuova vita ad un tassello imprescindibile e determinante per la realtà storica. Per questo motivo si parte con la progettazione a settembre.
«Il tema proposto nella variazione di bilancio - chiarisce Pellicini - è infatti prima di tutto il recupero del complesso, un importante gesto pubblico, nella consapevolezza che in qualche modo orienterà e determinerà l’intorno di quello che sarà la trasformazione della zona ex Ratti, del Porto e dell’ex campo di calcio. La strategia che si vuole mettere in campo è quella sperimentata e collaudata per il fronte lago di Luino, ovvero stimolare l’impulso privato, così come il rinnovamento dei più importanti edifici del centro, a partire dalla riqualificazione della città pubblica». Lo scoglio, nemmeno così arduo per la verità, è la votazione sulla variazione al bilancio di previsione 2018/2020 che permetterà la modifica del programma di opere pubbliche cittadino che accompagnerà l’ultimo biennio di governo della città da parte di questa maggioranza.
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