IL DIBATTITO
Area pedonale. C’è chi dice no
Commercianti preoccupati: «Non solo un bel contesto ma qualcosa che sia anche funzionale a tutti»
La mobilità lenta, un’area centrale pedonalizzata con pavè e arbusti: lo studio di fattibilità presentato in Commissione territorio ha suscitato curiosità e apprezzamento da una parte della cittadinanza che ha fatto sentire la sua voce sui social network. La proposta sarà candidata al programma di finanziamento speciale di Fondazione Cariplo “Interventi emblematici 2019” ed è l’occasione - dicono dal Comune - per impostare ruolo e riqualificazione di via Vittorio Veneto, via Sereni e via XXV Agosto.
Ma ora fa sentire la sua voce anche una delegazione di commercianti che, a parte ciò che la stampa ha anticipato, ancora non ha avuto modo di ascoltare quelli che saranno i possibili scenari della riorganizzazione della viabilità cittadina nel segno della mobilità sostenibile perché l’incontro ufficiale si terrà martedì 26 marzo, alle 18.30, a Palazzo Serbelloni.
Un orario giudicato “infelice” dai commercianti - ma anche da diversi cittadini curiosi di ascoltare il progetto ma che in settimana lavorano - poiché a quell’ora i negozi interessati dalla rivoluzione viaria sono ancora aperti e i frontalieri sono ancora in coda per tornare a casa.
Che questo progetto sia un po’ indigesto ad alcuni negozianti lo sanno bene anche i responsabili dell’associazione commercianti di Luino (Ascom) che hanno riferito a Prealpina di aver incontrato già nei giorni scorsi una rappresentanza di iscritti che ha mostrato forte perplessità.
Da Ascom fanno sapere che «è cosa giusta pensare a Luino come cittadina turistica» e pertanto ragionare di conseguenza in termini di «arredo urbano, pulizia, attività e manifestazioni, circolazione stradale, anche con zone a traffico limitato. Tuttavia - ribadiscono dai vertici dell’associazione di categoria - .
L’associazione ha suggerito all’amministrazione Pellicini di mettere a disposizione un numero sufficiente di parcheggi vicino al centro, magari facendo tornare d’attualità l’ipotesi di un comodo autosilo in area Svit, in modo da liberare il centro dalle auto senza ripercussioni sul comparto commerciale.
Ascom, da parte sua, si è attivata con la propria commissione interna per la valutazione di rito di progetti che hanno attinenza con il commercio. Se da una parte, dunque, c’è già chi ha mostrato contrarietà a questa idea di un centro libero dalle auto, chiedendo a chi li rappresenta di far sentire la propria voce, va anche ricordato che oggi sempre più città pedonalizzano i nuclei storici.
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