L’EMERGENZA
Sempre più poveri
Dalla Croce rossa scorte di cibo a domicilio ogni settimana: aiutate 150 famiglie, in tutto 460 persone di cui 70 bambini under 10
L’aumento dei nuovi poveri non risparmia nemmeno il nord della provincia, con i comuni in cerca di soluzioni che non possono passare più solo dalle casse pubbliche. Non fa eccezione il Luinese dove si registra un rilevante numero di famiglie composte da giovani genitori rimasti senza lavoro. Questo non fa altro che ripercuotersi sulle abitazioni, sui mutui che non si è più in grado poi di sostenere, come sottolinea anche l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Luino, Caterina Franzetti, evidenziando l’emergenza abitativa, col municipio che ha circa 200 appartamenti pubblici assegnati nel tempo a chi possedeva i requisiti.
A farne le spese, spesso, sono i più piccoli ed i dati della povertà minorile in Lombardia sono allarmanti: nella nostra Regione, secondo il rapporto pubblicato la settimana scorsa dalla onlus Save The Children, quasi un bambino su 6 vive in condizioni di povertà relativa.
Va precisato che la Lombardia, anche grazie ad una serie di politiche regionali, è ancora sopra la media, in altre regioni va peggio. «Sono dati che conosciamo - ha spiegato il presidente della Croce Rossa di Luino, Pier Francesco Buchi - e la nostra sezione, come le altre, fa quanto può con impegno sul tema specifico. Nei giorni scorsi abbiamo donato 500 omogeneizzati, 500 pannolini e vari scatoloni di alimenti per bambini al Centro di Aiuto alla Vita (Cav) di Luino, associazione coordinata da Milena Soma. Il loro lavoro è straordinario e vogliamo infatti che parte delle nostre raccolte alimentari possa essere condiviso con questo buon esempio di solidarietà nella nostra comunità».
Il problema, tuttavia, investe non solo Luino ma una fascia di territorio più ampia nei paesi limitrofi. «Fino a qualche mese - prosegue Buchi - facevamo solo il cosiddetto “servizio pacchi conforto” che consiste nella preparazione settimanale di una scatola di spesa che poi consegniamo alle famiglie con difficoltà economica, segnalate dai servizi sociali di oltre 20 comuni delle nostre valli. Le famiglie aiutate in tutto sono 150 e numericamente comprendono 460 persone di cui 70 bambini sotto i 10 anni. Sia italiane che straniere.
Il pacco viene preparato e poi consegnato dal nostro personale, sempre volontari, direttamente al domicilio dell’assistito. Molti comuni ci sostengono con un contributo simbolico finalizzato a coprire in parte i costi di gestione di questa attività».
«Da qualche mese - aggiunge Buchi - abbiamo attivato anche due altre sezioni di aiuto: una è quella per i bambini delle scuole del territorio: organizziamo raccolte ai supermercati di materiale scolastico che viene inventariato e, a rotazione, donato alle scuole dei vari comuni. Come detto, abbiamo iniziato poi a collaborare con il Centro di Aiuto per la Vita e le mamme che vi fanno riferimento, ovviamente mamme che sono in nuclei familiari con difficoltà. Fondamentale è la disponibilità dei supermercati le cui direzioni sono molto sensibili quando si tratta di giornate dedicate all’aiuto per la comunità. Anche i Comuni ci supportano agevolando questi servizi». Ma l’emergenza cresce.
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