SUL CONFINE
Luino, sul lago tornano i ladri di motori
L’allarme dei cantieri: «Fino a due furti al giorno»

Tornano i ladri di motori fuoribordo sul lago Maggiore. L’ennesimo colpo è andato in scena a cavallo del confine italo-svizzero, tra Brissago e Caldè. Si tratta solo dell’ultimo episodio in ordine di tempo, in questa estate: nelle ultime settimane, infatti, i proprietari di imbarcazioni segnalano almeno uno, due furti al giorno. Nel mirino non soltanto gommoni e motoscafi ormeggiati alle boe al largo, ma anche all’interno dei cantieri nautici su entrambe le sponde del Verbano. Nella notte tra domenica e lunedì ignoti hanno portato via da un gommone due motori fuoribordo Mercury Verado 300HP, del valore di 35mila euro ciascuno. I malviventi, dopo aver staccato il natante dalla boa al largo di Brissago (in Canton Ticino), lo hanno trasportato, trainandolo, in Italia e poi, una volta fatti sparire il prezioso bottino, lo hanno lasciato alla deriva nelle acque di Caldè, frazione di Castelveccana. Stessa scena negli scorsi giorni, a Cannobio: a farne le spese la barca di un cittadino tedesco ma residente a Zurigo. I ladri, dopo aver portato via il motore fuoribordo (valore 5-6mila euro), hanno abbandonato l’imbarcazione, ritrovata non lontano dal lungolago di Maccagno.
In entrambi i casi a recuperare i natanti è stato lo staff del cantiere nautico Marine Star di Luino. «I ladri - commentano Stefania Tana e Vincenzo Montesanti - staccano motoscafi e gommoni dalle boe e li portano in spiaggia. Nessuno li vede e sente, così loro possono agire indisturbati e si portano via i motori tranquillamente. Capita ogni estate. Oltre ai danni che fanno tranciando cavi motore e cavi timoneria, spaccano le consolle di guida e i telecomandi, rubano anche batterie, serbatoi, teloni e cuscini. Come tutti i responsabili dei cantieri sul lago siamo preoccupati, si stanno verificando uno, due furti al giorno».
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