L’INCONTRO
Voglia di cinema a Luino. E il Sociale riapre per un giorno
Liceali in sala, proiettato “Il ragazzaccio” diretto da Paolo Ruffini, presente con Sarah Maestri. Il dialogo con gli studenti

Manca il cinema, non la voglia di cinema. L’apertura straordinaria del Sociale di Luino ha dimostrato anche questo. Certo se poi in sala ti trovi con Sarah Maestri e Paolo Ruffini, allora entusiasmarsi risulta facile.
È accaduto questa mattina, giovedì 1 giugno, spettatori gli studenti del biennio del liceo scientifico Vittorio Sereni. Film scelto dalla loro docente Silvia Sonnessa e dall’associazione culturale 3 elle, presieduta da Sarah Maestri, Il ragazzaccio. Storia di uno studente insofferente alle regole costretto a misurarsi con il lockdown, è diretto da Paolo Ruffini che al termine della proiezione si è confrontato con l’affollata platea.
GLI INTERVENTI
Dai disagi, dad in testa, dell’era Covid, il discorso è presto scivolato sul cinema. Con interventi che hanno sorpreso e lusingato l’attore livornese. C’è chi ha elogiato la sua verve da anomalo doppiatore con Il Nido del cuculo, invitandolo a riproporre un repertorio di vent’anni fa e chi gli ha riconosciuto un filo diretto con il neorealismo. Complimento incassato con una battuta: «Forse ora Visconti, Rossellini e De Sica si rivoltano nella tomba». Fin qui i ragazzi, non minore l’apporto delle liceali. Tra loro un’aspirante attrice, una futura sceneggiatrice e la titolare di un canale YouTube.
LE RISPOSTE E I SELFIE
Ruffini ha risposto ampiamente a ogni domanda, rivelandosi brillante e paziente anche nel momento - si fa per dire, è durato quanto il tempo di una partita di calcio - dei selfie. «Esperienza bellissima - ha confidato - Oggi ho imparato tante cose».
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