LA PRECAUZIONE
Macchinari ospedalieri nel caveau
Lavori dopo il maxifurto: videocamere e porte blindate. Nella Gastroscopia record di esami endoscopici: 10mila l’anno

Detto, fatto. Un vero e proprio caveau per mettere “sotto chiave” i gioielli dell’ospedale di Circolo, cioè i macchinari assai costosi.
Sono cominciati i lavori nei sotterranei del monoblocco, dove si trovano gli ambulatori della Gastroenterologia e dove, dieci giorni fa, i ladri hanno messo a segno un colpo da trecentomila euro.
Hanno infatti portato via dodici dei tredici endoscopi.
E poche ore dopo hanno tentato un secondo colpo, per impossessarsi dei colonscopi che erano però stati messi in salvo altrove.
Una sorta di cassaforte , una stanza completamente blindata, come fosse il caveau di una banca, quella che sta per essere completata.
Qui la sera verranno rinchiusi tutti gli strumenti che potrebbero fare gola ai ladri, dopo che né porte blindate né la sorveglianza degli agenti ha potuto evitare il furto, avvenuto di notte.
malviventi hanno forzato l’ingresso del locale dove erano state riposte le apparecchiature e le hanno portate via, probabilmente riponendole in borsoni. Al contrario di quanto si possa pensare, infatti, si tratta di strumenti molto maneggevoli e di dimensioni relativamente piccole.
«I lavori sono cominciati nel perimetro dell’endoscopia, un’area che non ha a nulla a che fare con il contatto diretto e prolungato con i pazienti che frequentano un’altra parte degli ambulatori», dice il direttore della Gastroenterologia, Sergio Segato. Video per vedere chi va e chi viene dalla zona, stanza completamente blindata, non solo serrature particolari e a prova di forzatura.
Questo il piano messo nero su bianco dopo il colpo che ha alleggerito l’ospedale di apparecchiature e causato disagi ai pazienti per un paio di giorni.
«Siamo tornati alla normalità e stiamo facendo di tutto per agevolare i pazienti che per un paio di giorni non hanno potuto sostenere gli accertamenti endoscopici», dice il dottor Segato.
«In realtà i disagi sono stati per meno di due giorni interi e durante le telefonate per facilitare il recupero dell’appuntamento c’è stato anche chi ha declinato, poiché evidentemente troppo vicino alle feste natalizie», dice il dottor Segato. Gli endoscopi rubati sono stati infatti subito sostituiti con quattro apparecchi mandati da alcune aziende, strumenti che si sono aggiunti all’unico, in dotazione all’ospedale, non rubato.
Un bottino molto costoso, si parla infatti di circa 300mila euro, materiale che dovrà ovviamente essere sostituito nell’arco di poche settimane.
«Al momento riusciamo a rispettare gli appuntamenti in agenda con un superlavoro della strumentazione in sostituzione, visto che in media eseguiamo tra i 25 e i 30 esami e che le apparecchiature devono essere sterilizzate e sottoposte a una serie di verifiche, dopo l’utilizzo», prosegue il primario.
Intanto, la Gastroenterologia si conferma una eccellenza dell’Asst Sette Laghi diretta da Callisto Bravi. Basti pensare che negli ambulatori vengono eseguite ben diecimila esami endoscopici l’anno, forse il numero maggiore tra gli ospedali pubblici lombardi, mentre nel reparto, dove vi sono sedici posti letto, i ricoveri annuali sono circa 850.
Dieci i medici, più il direttore Segato e un gruppo di infermieri particolarmente affiatato. La Gastro è un reparto dove ogni anno il numero di pazienti ricoverati e di accertamenti diagnostici sui pazienti esterni, aumenta.
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