L’INCIDENTE
Malnate, ferito da petardo: ragazzino perde mano e occhio
Gravissimo incidente nella notte di Capodanno: 17enne in ospedale

Ha perso un occhio e una mano un ragazzo di Malnate che, nella notte tra San Silvestro e Capodanno stava festeggiando l’arrivo dell’anno nuovo. L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte in via Bernasconi, nel quartiere di Rogoredo quando, a un certo punto, è deflagrato un botto che i presenti definiscono “pazzesco. Come una bomba”. Purtroppo a seguito dell’esplosione, un diciassettenne è rimasto ferito e, stando a quanto riferiscono i parenti, ha riportato un trauma talmente forte da perdere una mano e un occhio. Dopo essere stato soccorso sul posto, è stato portato all’ospedale di Circolo di Varese, dov’è stato operato e poi al Del Ponte, in terapia intensiva. Le sue condizioni di salute sono chiaramente gravi, viste le ferite e le fratture multiple riportate.
«Stava festeggiando con gli amici e altri giovani – raccontano i famigliari – quando si è verificata questa esplosione potentissima, che si è sentita anche a centinaia di metri di distanza. Per ora la dinamica di quanto accaduto non è chiara e lanciamo un appello a tutti: chi sa parli, anche in forma anonima», volendo anche tramite l’avvocato di Arcisate Maurizio Montalbetti, che sta seguendo la vicenda. Sull’episodio, nel frattempo, stanno indagando anche i carabinieri della Stazione di Malnate.
IL SINDACO: «VICINI ALLA FAMIGLIA»
Sulla drammatica vicenda è intervenuto sui social il sindaco di Malnate Irene Bellifemine: «Come avrete saputo questa notte un ragazzo si è fatto molto male. Ho sentito la famiglia è stato operato ed è in osservazione in terapia intensiva, è stabile. Come potete immaginare i genitori sono sconvolti e richiedono il massimo riserbo e il sostegno della comunità - ha scritto su Facebook -. Ho espresso la mia vicinanza e il supporto per quello che possibile». «I genitori - sottolinea Bellifemine - sono consapevoli che quanto accaduto non può che essere responsabilità del ragazzo stesso e credono che questo possa divenire da monito per i ragazzi nel futuro affinché eventi come questo non si verifichino più. I carabinieri sono intervenuti perché erano in servizio sul territorio, ma come sapete poco si può fare sulla molteplicità di chi decide di assumere tali comportamenti pur sapendo i rischi in cui si incorre e dei trasgressori di un ordinanza. Ordinanza che serviva chiaramente solo da sprone al rispetto delle regole e disincentivo per gli atteggiamenti scorretti che mettono in pericolo se stessi e gli altri».
«Ora - conclude - occorre stare vicini al ragazzo e alla famiglia. Vi terrò aggiornati».
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