PARCHETTO SENZA PACE
Il pentimento dei bulli
Distruggono il Cicciobello e fanno piangere una bambina. Poi ricomprano il bambolotto
Prima smembrano, prendono a calci e bruciacchiano il bambolotto di una bimba. Poi, dopo un confronto con alcune mamme arrabbiate, decidono di rimediare, regalando un altro Cicciobello, stavolta integro, alla piccola. Insomma, quello che poteva essere archiviato come l’ennesimo episodio di mala gioventù si è concluso con un pentimento.
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi nel parchetto di via Firenze, a Gurone. Una mamma e la sua bimba si trovavano nell’area verde e la piccola aveva con sé il suo amato bambolotto. A un certo punto la donna e la figlia si sono allontanate ma, dopo un po’ sono ritornate sul posto, perché si erano accorte di essersi dimenticate il giocattolo. Purtroppo, però, il Cicciobello era finito nelle mani sbagliate. Stando al racconto di alcuni presenti, confermato dalle foto, dei ragazzi prima l’hanno scambiato per un pallone da calcio, poi l’hanno bruciacchiato e, infine, l’hanno smembrato, fatto a pezzi, con la testa e gli arti staccati uno dall’altro. A quel punto la mamma, tornata sul posto, forte della presenza di altre signore, ha deciso di affrontare i ragazzi faccia a faccia, chiedendo loro spiegazioni e soprattutto di porre rimedio a quanto combinato. Inoltre della questione sono stati anche avvertiti i carabinieri di Malnate, che hanno compiuto un sopralluogo sul posto. Di più: alcuni cittadini che sono venuti a conoscenza della vicenda, hanno proposto una colletta per ricomprare il Cicciobello alla bimba. Ma non è servito perché il giorno dopo un ragazzo si è presentato con un altro bambolotto, biondo e soprattutto integro.
Purtroppo, però, vi è da segnalare l’ennesimo problema al parchetto di via Firenze. Già quest’estate la questione venne sollevata dal Comitato di quartiere: «C’è un gruppetto di ragazzotti e ragazzini - disse la portavoce Carla Munari - che va lì tutte le sere, fa disastri e disturba. Hanno rotto l’altalena e poi la scaletta del castello per la salita dei bambini che vogliono andare sullo scivolo. Era un legno molto resistente: vuol dire che si sono messi proprio di impegno a spaccarlo». Ma a far pensare e a intristire è che si è intervenuto per sistemare i danni, ma poi il vandalismo si è ripetuto: «Dopo aver ricevuto le segnalazioni - ancora Munari - con Ambrogio Strambini si sono sistemati i giochi presi di mira ma, poi, una delle sere successive, ci siamo trovati punto e a capo. Senza contare gli schiamazzi e le urla fino a notte. Insomma: d’accordo coi residenti e gli altri componenti del quartiere, chiediamo il posizionamento delle telecamere».
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