IN TRIBUNALE
Malnate, pugno in campo: reato prescritto
Un calciatore del Gurone era accusato di lesioni a un avversario dell'OrMa di Masnago

Dal campo di calcio all’aula del Tribunale. Ha rischiato grosso il calciatore della squadra di Gurone che, nel 2017, colpì con un pugno a un occhio un giocatore dell’OrMa di Varese durante una partita del campionato Csi.
Pugno per il quale fu denunciato, con l’accusa di lesioni personali aggravate dai futili motivi. Ma dall’episodio sono passati, tra un rinvio e l’altro (per trasferimento dei giudici) la bellezza di otto anni e così, nonostante fossero già stati sentiti alcuni testimoni, il processo si è chiuso con una sentenza di non doversi procedere per prescrizione del reato.
La partita incriminata risale all’8 aprile del 2017. Un giocatore dell’oratorio di Masnago finì in ospedale (prognosi 15 giorni) per un destro all’occhio sferrato da un avversario, membro della squadra di casa. Un pugno scagliato volontariamente, a palla lontana, secondo la denuncia del ferito (un 44enne costituitosi parte civile con l’avvocato Ivana Mombelli). L’imputato, 41 anni, difeso dall’avvocato Sandro Damiani, sosteneva invece di averlo colpito involontariamente, sbracciando in un normale contrasto di gioco (peraltro sfuggito all’arbitro, che non prese alcun provvedimento disciplinare). Dove sta la verità? Non lo sapremo mai, perché ormai è passato troppo tempo e sulla vicenda è arrivato il triplice fischio della prescrizione.
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