DOPO LA TRAGEDIA
Morte di Ciro Amenta: chiesto il rinvio a giudizio per l’automobilista
Il ragazzo che viveva a Malnate ha perso la vita in seguito ad un incidente mortale avvenuto a Lentini, sua città di origine, il 30 marzo scorso
Era cresciuto e aveva vissuto a lungo a Malnate. Era originario di Lentini, in Sicilia. E proprio qui ha trovato la morte. Ciro Amenta, 27 anni, ha perso la vita in seguito a un incidente stradale avvenuto il 30 marzo dell’anno scorso. E ora i legali dello Studio3A-Valore S.p.A., ai quali i familiari di Ciro si sono rivolti, annunciano che «a conclusione delle indagini preliminari sul tragico incidente stradale costato la vita, a soli 27 anni, a Ciro Amenta, domiciliato a Lentini, dove si è anche verificato il sinistro, la mattina del 30 marzo 2023, il Pubblico Ministero della Procura di Siracusa titolare del relativo procedimento penale, il dottor Andrea Palmieri, ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale per l’automobilista che ha causato il decesso del giovane scooterista con una sciagurata inversione di marcia: si tratta di G. B. M., 79 anni, pensionato, anche lui residente a Lentini. Riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale siracusano, Carmen Scappellato, ha fissato per il 13 maggio 2024, dalle ore 9, l’udienza preliminare di un processo dal quale i congiunti della vittima, assistiti da Studio3A, si aspettano risposte».
LE ACCUSE DEL SOSTITUTO PROCURATORE
«Più in particolare - spiegano dallo studio legale - il Sostituto procuratore imputa al settantanovenne, iscritto fin da subito nel registro degli indagati, di aver causato la morte di Amenta, determinata dai gravissimi politraumi riportati nello scontro con il veicolo e poi nella rovinosa caduta sull’asfalto, “per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia nonché nella violazione dell’articolo 154 del Codice della Strada” per citare la richiesta di processo depositata lo scorso 8 febbraio 2024».
GLI ACCERTAMENTI
la polizia municipale di Lentini, che ha effettuato i rilievi, ha appurato che «l’automobilista, che era alla guida di una Renault Scenic, “partendo da una posizione di parcheggio sul lato destro di via Mercadante (dov’era fermo a bordo strada, ndr), si immetteva nel flusso veicolare eseguendo una pericolosa manovra di inversione di marcia in presenza di intersezione, vietata dall’articolo 154 comma 6 del C.d.S., e senza essersi assicurato di poter operare la manovra senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada” prosegue il Pm, che conclude: “In questo modo l’automobilista creava ostacolo al motociclo SH300 condotto da Ciro Amenta che sopraggiungeva (da tergo nella stessa direzione, ndr) e che finiva per impattare sulla fiancata sinistra posteriore dell’auto”, con conseguenze letali: il giovane, che peraltro è risultato totalmente negativo alle analisi tossicologiche, sia per alcol sia per droga, e che quindi non era in alcun modo in stato di alterazione psico-fisica, non ha potuto nulla per evitare l’impatto di fronte a quella manovra improvvisa e per di più vietata».
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