IL NOME CHE DIVIDE
Malpensa “Berlusconi”: Somma Lombardo fa ricorso
Decisione a maggioranza in Consiglio comunale. «Contestiamo il metodo dell’intitolazione»

Anche Somma Lombardo farà ricorso al Tar contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. La decisione è arrivata ieri sera, lunedì 30 settembre, dopo la discussione in Consiglio comunale con la maggioranza che compatta vota a favore del ricorso mentre Alberto Nervo (Somma Si) non partecipa, Gerardo Locurcio (Somma al centro) e Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia) votano contro, Alberto Barcaro e Martina Barcaro (entrambi di Noi per Somma), Mariangela Aguzzi Casagrande e Marco Giusti (entrambi Lega) si astengono. E così dopo Cardano al campo (che ha votato una mozione simile lo scorso 27 settembre) ecco arrivare un altro Comune del Cuv che si oppone all’intitolazione. Anche Milano ha deciso di fare ricorso al Tar come socio di Sea.
QUESTIONE DI METODO
Come ribadito più volte nel corso della seduta (e non solo) dal sindaco Stefano Bellaria il motivo per cui l’Amministrazione di centrosinistra ha deciso di fare ricorso non è per il nome scelto («lo avremmo fatto anche se fosse stato intitolato al più grande politico del novecento, Alcide De Gasperi») ma il modo in cui si è arrivati a questa decisione. «È una questione di metodo - afferma il primo cittadino - la normativa prevede che quando si decidono le intitolazioni se è coinvolto l’ente territoriale, cioè l’ente su cui il territorio è posizionato un’infrastruttura, qualunque essa sia è l’ente deve essere coinvolto».
Perché è vero che (come evidenziato da Barcaro) lo scalo di Malpensa è di competenza del Comune di Milano ed ha anche il prefisso “02”; però come ricorda Bellaria Malpensa è stata realizzata sul territorio di sei Comuni della provincia di Varese «che non sono stati interpellati». «Enac, come talvolta accade, si arroga dei diritti che non ha - prosegue Bellaria - non ha coinvolto i Comuni come ha fatto anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini». «Non voglio che questa vicenda venga politicizzata e - conclude - abbiamo deciso di coinvolgere il consiglio comunale nella decisione per rispettare la dignità dell’istituzione non perché siamo pavidi».
CONTRARI
Come prevedibile le forze di minoranza non hanno sostenuto la decisione, chi non votando, chi astenendosi e chi votando contro. «L’aeroporto è chiaramente demanio dello Stato, avete qualche normativa di riferimento che dice il contrario?» domanda Scidurlo. Che aggiunge: « Non so se oggi sia corretto impegnare dei soldi della nostra città per un eventuale ricorso al Tar». «Quanto costerà di avvocati?» aggiunge Nervo. «Come giustamente segnalato il processo di intitolazione di un’infrastruttura così rilevante per il nostro territorio dovrebbe coinvolgere le amministrazioni locali competenti, inclusa Somma Lombardo. Tuttavia - precisa Barcaro - dobbiamo riconoscere che la gestione dell’aeroporto di Malpensa è saldamente legata alla città di Milano, sia sotto il profilo amministrativo che economico».
E GLI ALTRI?
Somma e Cardano fanno parte del Cuv e sono a trazione centrosinistra. Che cosa faranno gli altri componenti? C’è chi una posizione e l’ha già presa. Casorate Sempione, Ferno, Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino (tutte guidate dal centrodestra) non faranno ricorso al Tar mentre Samarate (con la coalizione guidata dal Pd) con molta probabilità si schiererà al fianco di Somma e Cardano.
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