RISCONTRI INCORAGGIANTI
Malpensa, decollo d’inizio settembre
Il primo weekend del mese registra numeri alti. Gettonate le destinazioni italiane, greche e spagnole

Non è ancora il pallido e sepolcrale autunno descritto in una poesia di Vincenzo Cardarelli, ma si affaccia la consapevolezza che ormai manchi poco tempo. Dopo i buoni risultati estivi, settembre sarà un mese di passaggio per l’aeroporto. Si transita verso le foglie gialle e il ricordo vola a un anno fa, quando in tale periodo si registrò un consistente decremento di viaggiatori. Rispetto ad allora hanno però esordito la campagna vaccinale e le certificazioni verdi e la voglia di tornare a viaggiare si è diffusa tra la gente. I mesi a venire si riveleranno dunque un banco di prova per la tenuta del sistema Malpensa dopo i progressi ottenuti. E per ora i numeri lasciano ben sperare.
Statistiche
Il primo fine settimana di settembre conferma una buona affluenza. Le giornate di picco sono state venerdì, con 49.500 passeggeri, e domenica, con 50.500. Sabato si sono avute invece 45mila presenze, dato registratosi nuovamente ieri. L’andamento non diverge sensibilmente da quello di agosto, durante il quale più volte si è superata la soglia dei 50mila accessi giornalieri. In attesa dei dati ufficiali relativi al mese passato, Assaeroporti (l’associazione italiana che riunisce i gestori aeroportuali) ha reso noto che a luglio lo scalo ha raggiunto 13.189 flussi (-38,4% rispetto al 2019) e 1.227.357 passeggeri (-56,5%). Il superamento di quota un milione - già segnalato diverse settimane fa - diviene ufficiale e rappresenta un fattore rilevante per l’ambiente: era da febbraio 2020, quando il Coronavirus cominciò a diffondersi scatenando la crisi epidemiologica, che Malpensa non superava tale cifra (allora i viaggiatori furono 1.646.719).
Green pass
L’ultimo fine settimana è stato caratterizzato dall’obbligo di presentare il green pass per imbarcarsi per mete nazionali (la misura è in vigore dal primo settembre). Causa un’informazione spesso confusionaria, diverse persone sfoggiavano la certificazione verde già nelle passate settimane, quando ancora non serviva: «Per andare a Catania a luglio l’avevamo presentata per comprovare l’avvenuta vaccinazione», racconta una coppia anziana. Non mancano altri dettagli sovente dimenticati: «C’era e c’è chi dimentica che per il vaccino bisogna attendere il quindicesimo giorno dalla somministrazione della dose, viene riferito da qualche operatore ai check-in.
Mete
Anche nell’ultimo weekend sono state le destinazioni domestiche, greche e spagnole quelle maggiormente cercate. «C’è veramente tanta gente, non me lo immaginavo», dice una milanese in partenza per Lamezia Terme. Visto il rinnovato dualismo con Linate (dopo la decisione governativa di prorogare i voli extra-Ue su Londra dal City Airport), viene spontaneo chiederle della preferenza dei meneghini: «Per me il problema è che per venire a Malpensa devo fare 20 minuti di metro e un’ora di bus, contro i 10 minuti di bus per Linate», riferisce. Nel frattempo, per via delle grandi code che rallentano gli imbarchi, si replicano casi di ritardo. È toccato ad esempio sabato mattina a due voli di easyJet: quello per Palermo delle 10.24, partito 147 minuti dopo l’orario programmato, e quello per Ibiza delle 11.25, decollato dopo 157. È andata peggio all’airbus A320 di Air Cairo diretto nella capitale egiziana: in partenza alle 22.30 di domenica, è stato posticipato alle 8.30 di ieri. Ma anche questi, nel bene o nel male, sono aspetti della rigogliosa estate dell’aeroporto rinato.
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