SVOLTA
Malpensa, il governo ascolta la Lega
Approvata l’indicazione di Bianchi per il rilancio dell’aeroporto. «Ora passi concreti»
La speranza è che intorno all’aeroporto venga creata una zona di porto franco dove tutto l’indotto legato a Malpensa possa lavorare per il rilancio del territorio, soprattutto in materia di merci. Ci conta l’onorevole leghista Matteo Bianchi e reputa l’approvazione del suo ordine del giorno discusso durante la conversione in legge del decreto liquidità «un primo spiraglio positivo del governo».
FONDAMENTA DEL PAESE
Insomma, dopo anni di porte in faccia, forse Roma si sta accorgendo che senza sostenere un’infrastruttura primaria come Malpensa crollano le fondamenta del Paese. È per questo che la Lega presenta un documento in cui chiede un doppio ordine di interventi. Il primo riguarda il collegamento infrastrutturale con Milano e con il territorio che deve diventare ancora più capillare. Il secondo è relativo alla nascita di una Zes (Zona Economica Speciale), vecchio pallino del Carroccio e input già arrivato dalla Regione. «È opportuno - spiega Bianchi - che venga valutata la rapida attuazione di una Zona Economica Speciale nell’area di Malpensa, soprattutto come importante stimolo per l’insediamento di attività produttive o logistiche che utilizzano il cargo aereo, nonché come strumento per incrementare di quote di traffico».
I SUPER NUMERI
L’azione richiesta dalla Lega è fondamentale in questo momento perché l’aeroporto varesino era arrivato a cifre super configurandosi come il primo scalo per traffico merci in Italia e secondo per i passeggeri. I numeri danno l’idea del fenomeno: impatto socio-economico diretto di 548 attività produttive, occupazione che supera le 20,5 migliaia di unità lavorative e un indotto di oltre 12,6mila posizioni di lavoro a fronte di 1,8 miliardi di euro di valore della produzione generata. Che ne sarà di tutto ciò dopo lo tsunami coronavirus?
NONOSTANTE LA MIOPIA
Il territorio attorno a Malpensa e tutto il Paese non possono permettersi di perdere la sfida che andrà a configurarsi nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Ecco perché occorre intervenire presto e bene. «Sono soddisfatto dell’approvazione dell’ordine del giorno ma ora servono passi concreti». In questo la Lega chiarisce con estrema lucidità la sua scelta di campo: «Malpensa crescerà nonostante la miopia e la mancanza di attenzione verso il territorio del Varesotto facente parte della regione con il più alto residuo fiscale verso lo Stato centrale: 54 miliardi l’anno». La battaglia, insomma, è cominciata. Alle spalle, ormai, ci sono le polemiche su quell’interrogazione leghista alla Camera in cui si chiedeva la riapertura di Linate. Piuttosto è in pieno svolgimento il lavoro di preparazione dell’incontro che l’europarlamentare Isabella Tovaglieri intende svolgere a breve con gli stakeholder (i soggetti coinvolti) per il rilancio di Malpensa. Mettendoli attorno a un tavolo vorrà tracciare un percorso affinché l’aeroporto della brughiera possa spiccare il volo.
© Riproduzione Riservata