AEROPORTO
Malpensa: «Il pasticcio della bonifica acustica»
Torna alla carica il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia

Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia torna a farsi sentire sulle questioni dell’ambiente e del rumore a Malpensa.
Ecco la nota diffusa oggi, mercoledì 3 gennaio, che ripercorre alcune tappe del passato e pone diversi interrogativi. «Con i precedenti comunicati abbiamo cercato di richiamare gli enti locali del territorio coinvolti ad un gesto di responsabilità, un impegno che avrebbe dovuto risultare inevitabile: riconoscere la precaria realtà determinatasi negli ultimi 25 anni. Al momento non abbiamo avuto alcuna risposta o atto concreto da parte loro». Questa la premessa.
«Nel “documento di piano” del Comune di Lonate Pozzolo denominato “Variante generale Pgt versione ottobre 2022 si legge: “L’aeroporto di Malpensa - Un elemento che esercita sulla città di Lonate Pozzolo un rilevante influsso è senza dubbio l’aeroporto di Malpensa, che, collocato immediatamente a nord ovest del confine comunale, proietta sulla parte sud-occidentale del territorio di Lonate Pozzolo le curve isofoniche (e ovviamente il rumore che esse
rappresentano)” - scrive il Comitato -.
Anche il documento “Accordo di chiusura dell’“Accordo di Programma quadro in materia di trasporti Aeroporto intercontinentale di Malpensa 2000” richiamando “Interventi di mitigazione d’impatto ambientale e di delocalizzazione degli insediamenti residenziali ricompresi nell’ambito territoriale prioritario del Piano Territoriale d’Area Malpensa, ed in particolare, in prima istanza, siti nel territorio dei comuni di Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e Ferno, adiacenti al sedime aeroportuale” rivela palesi incongruità rispetto alla zonizzazione 2023».
«Nelle 19 pagine del documento “L’esperienza della delocalizzazione degli insediamenti residenziali a Malpensa“
del 16 novembre 2005 ”sono riportate le “curve di isofoniche di riferimento”, vale a dire la “zonizzazione LVA di Malpensa” recepita dai Piani di Governo del Territorio-Pgt dei nove Comuni del CUV. Anche nel documento “Malpensa: risultati della sperimentazione di materiali isolanti innovativi e costi di demolizione - Il processo di delocalizzazione” di Sandra Zappella del 20 febbraio 2018 (Regione Lombardia) il riferimento alla medesima “zonizzazione LVA”, risulta del tutto fuorviante e non coerente della realtà operativa, e cioè: il categorico utilizzo alternato delle piste avrebbe potuto costituirsi come interrogativo» prosegue la nota.
Che aggiunge: «Il ruolo della Regione Lombardia, delle amministrazioni comunali e dell’Arpa regionale è risultato rilevante, se non primario, e comunque decisivo. Tutte le note soprastanti confermano, dopo 25 anni dall’avvento di Malpensa 2000, dai masterplan relativi, come la recente zonizzazione LVA (aprile 2023), dovrà sovrapporsi a quella descritta dalla documentazione della Regione Lombardia e dai Pgt dei Comuni interessati: la situazione è allo stadio zero».
E ancora: «Tutto da rifare? Dal Masterplan, al Pgt dei singoli Comuni e al Piano d’area di Malpensa ? Sono state comparate due zonizzazioni LVA, due realtà operative differenziate, entrambe inadeguate a inquadrare: la prima la delocalizzazione e l'ipotetica bonifica acustica; la seconda a disegnare il Malpensa Masterplan 2035, nelle prospettive Safety&Risk e Ambientali, così come nella formulazione degli scenari di traffico conseguenti».
«Quali conseguenze sulla pianificazione del territorio e di Malpensa? Il Pgt dei rispettivi Comuni del CUV e non, hanno incorporato una zonizzazione LVA non coerente con le operazioni di volo. Il confronto tra le zonizzazioni LVA sottostanti evidenzia origini e cause (e responsabilità) di un ritardo attuativo delle misure fondamentali a tutela dei cittadini del territorio e dell’habitat». «L’interrogativo di quanti sono i reali chilometri quadrati delle zone A, B e C e il numero dei cittadini coinvolti va riproposto e ad esso gli enti locali coinvolti devono dare risposta documentale. La zonizzazione LVA votata dalla Commissione Aeroportuale lo scorso 17 aprile 2023, al momento, è solo un grafico con curve isofoniche, le zone LVA A, B e C; tutto il resto è ignoto».
Ecco la conclusione: «Tra errori, equivoci e database di input Aedt opachi, la Commissione Aeroportuale ha deliberato un confronto con una precedente zonizzazione storica strampalata. Le tre "mappe" di cui una riportata su documenti della Regione Lombardia 2018, la terza sottoposta del 17 aprile 2023, evidenziano realtà operative, volumi di traffico e movimenti pista differenziati. Tutto sbagliato e tutto da rifare? Purtroppo, è così. Ma si sapeva o è stato ignorato? Dopo 25 anni di Malpensa 2000, questa evidenza elementare non potrà che essere confermata. Ad una delocalizzazione eseguita, una bonifica acustica, probabilmente, mai attivata, la zonizzazione LVA dovrà essere rielaborata. Questa volta l'operazione dovrà essere trasparente e condivisa».
© Riproduzione Riservata