L’INTERVISTA
American Airlines pronta a investire su Malpensa
Nuovi progetti espansivi del colosso americano, il manager su Air Italy: «Non temiamo la concorrenza»

American Airlines si dice pronta a investire su Malpensa. Ecco l’intervista a Angelo Camilletti, manager sales di American Airlines.
La compagnia più grande del mondo crede in Malpensa e continua ad investire. «La concorrenza? Ci siamo abituati: operiamo 6.700 voli al giorno nel mondo, senza rotte in esclusiva...».
American Airlines, il colosso dei cieli nato dalla fusione del 2013 con Us Airways, non fa un plissé rispetto al tentativo della giovanissima Air Italy di insidiare le due rotte operate da Malpensa su New York e Miami. A riferirlo è Angelo Camilletti, manager sales per la zona Southeast Europe del vettore della “coppia d’assi”, in un colloquio esclusivo a Milano.
«La concorrenza? Dubito che ci siano rotte dove operiamo in esclusiva - la risposta tranchant del manager del vettore Usa -, ci confrontiamo con la concorrenza sempre, di conseguenza anche su Malpensa ci confronteremo, come già ci stiamo confrontando, con la concorrenza».
Insomma, difficile pensare di spaventare un colosso con qualche rotta intercontinentale, anche se American è una delle tre grandi dei cieli (con Delta e United) ad aver speso nei mesi scorsi parole di fuoco contro l’espansione verso il Nord America del vettore nato dal matrimonio (che negli Usa viene visto con sospetto) tra la ex Meridiana e Qatar Airways.
A parte questo, la crescita di Malpensa conforta American Airlines e gli investimenti fatti sul mercato italiano («per noi il secondo in Europa dopo il Regno Unito e di pari passo con la Spagna»), i cui riscontri sono nei fatti e nella continua espansione del vettore in Italia: «Non avremmo fatto investimenti se non fossimo stati supportati da una crescita», ammette Camilletti, ricordando che i punti di forza di AA sono, da un lato, «un forte mercato domestico», con gli hub americani che alimentano centinaia di destinazioni Oltreoceano, dall’altro «l’alleanza Atlantic Joint Business con British Airways, Iberia e Finnair» che permette di integrare l’offerta di voli diretti.
Indiscrezioni su un terzo volo diretto dalla brughiera agli Usa, attesissimo dagli appassionati di Malpensa, per ora non ne arrivano, visto che per il 2019 la compagnia ha deciso di puntare sul volo stagionale tra Bologna e Philadelphia (dopo il Roma-Dallas del 2017 e il Venezia-Chicago del 2018), una novità che comunque Camilletti definisce come «ulteriore riconferma, con il terzo investimento consecutivo, dell’importanza che American Airlines attribuisce al mercato italiano».
In questo quadro Malpensa ricopre un ruolo di primaria importanza. Perché è vero che i collegamenti intercontinentali offerti da AA sono solo due (New York Jfk e Miami) contro i cinque di Fiumicino, ma si tratta di «voli annuali e non stagionali», come fa notare il manager. Particolare tutt’altro che di poco conto.
«In questo momento - rivela Camilletti - stiamo potenziando i voli da Malpensa con l’introduzione su entrambi i servizi di un nuovo prodotto, che è la Premium Economy, una classe intermedia tra la Business e la Economy in grado di soddisfare le esigenze di entrambi i segmenti, anche quelle di passeggeri leisure.
Dal 16 febbraio la offriremo sul Malpensa-New York Jfk e dagli inizi di giugno replicheremo anche sul Malpensa-Miami. Questo investimento la dice lunga sull’interesse che American Airlines ha, e mantiene, sull’aeroporto di Malpensa».
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