LA POLEMICA
Selvaggia contro i taxi senza Pos
La blogger Lucarelli denuncia: «A Malpensa solo uno su tredici ce l’ha per pagare con le carte». Replica del sindacato. «Costi elevati»

I taxi di Malpensa senza il Pos per pagare con la carta mandano su tutte le furie Selvaggia Lucarelli: «Sono potuta salire solo sul tredicesimo taxi della fila».
Ma il sindacalista delle auto bianche Massimo Campagnolo ricorda che il Pos «è un salasso per chi come noi ha la tariffa predeterminata».
Non sono giorni facili nei rapporti tra i Vip e lo scalo Sea in brughiera. Disagi dovuti ai servizi legati all’aeroporto che finiscono per mettere in cattiva luce una struttura che nei numeri dimostra di essere assai gettonata.
Dopo le proteste di qualche giorno fa da parte di Michelle Hunziker per la lunga attesa per i bagagli, stavolta è Selvaggia Lucarelli, blogger e scrittrice, a prendere di mira le inefficienze del servizio taxi: «Ho dovuto litigare con i tassisti di Malpensa perché nessuno aveva il Pos» ha raccontato sui suoi profili social con tanto di video esplicativo girato ai posteggi taxi della zona arrivi.
La popolare blogger era atterrata l’altroieri al Terminal 1 dopo un viaggio a Lima, quando ha provato a salire su un taxi diretta al centro di Milano.
«Dopo quasi 15 ore di viaggio con bagagli smarriti e un’intossicazione alimentare - il racconto di Selvaggia con il suo stile inequivocabile - mi sono ritrovata davanti una fila interminabile di taxi. La corsa per Milano costa 95 euro, ma nessuno ci faceva salire senza contanti».
La Lucarelli racconta di aver «iniziato a litigare con i tassisti strafottenti» e con le loro giustificazioni per l’assenza di Pos, fino a che «il tredicesimo taxi ci ha fatto salire (aveva il Pos)».
La piccola odissea della blogger termina con una piccola morale della favola: «Mi dispiace per i tassisti corretti che sono tanti, ma non ho mai visto una categoria con così tanti elementi ostinati nel farsi detestare dai clienti milanesi».
Lo sfogo ha suscitato, come spesso capita sui seguitissimi profili “social” della Lucarelli, un ampio dibattito, tra chi le suggeriva di prendere il Malpensa Express e chi giustificava i tassisti (il Pos, ricorda Selvaggia, «è obbligatorio. Ma non sono previste sanzioni»).
Interpellato sull’accaduto, il responsabile del Consorzio Taxi Malpensa, Massimo Campagnolo, non sembra più di tanto stupito: «Non voglio accampare giustificazioni, ma la signora Lucarelli deve rendersi conto che noi tassisti siamo l’ultima ruota del carro. Quello dei costi dei Pos è un problema reale per molti colleghi».
Il sindacalista delle auto bianche ricorda le richieste avanzate più di una volta in Regione per ottenere un sostegno su questo fronte: «Per chi come noi ha la tariffa predeterminata, che è già di per sé sottocosto, può essere un problema sobbarcarsi il canone mensile dell’apparecchiatura Pos e le commissioni sui pagamenti con la carta di credito, aumentate di recente. Senza contare i nuovi adempimenti per la privacy che imporrebbero la sostituzione dei Pos per chi ce li ha - rivela Campagnolo - la politica e le banche se ne lavano le mani, ma il problema per i tassisti è reale. Visto che siamo tenuti a una tariffa predeterminata, che ci mettessero almeno in condizioni di avere a disposizione gratuitamente la strumentazione per il pagamento con Bancomat e carte di credito».
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