LA TRUFFA
Taxi illegali, volano multe
Scoperti una cinquantina di operatori irregolari nell’area aeroportuale: sanzioni per oltre 70mila euro

Scoperta una maxi truffa di taxi irregolari nei pressi dell’aeroporto.
La Guardia di Finanza di Malpensa ha sorpreso circa cinquanta tassisti irregolari di cui nove completamente abusivi (cinque italiani, due pakistani, un indiano ed un bengalese) che lavoravano senza la necessaria autorizzazione in aeroporto.
Gli autisti sono stati colti in flagranza mentre proponevano a turisti una corsa verso il centro di Milano, perlopiù stranieri, ignari della truffa a cui stavano andando incontro.
In un caso, il costo proposto dagli abusivi (105 euro) era addirittura superiore di 10 euro rispetto alla tariffa prevista ufficialmente dal regolamento regionale (95 euro).
In un anno circa, i finanzieri hanno controllato più di 3500 mezzi e in 47 casi sono state riscontrate irregolarità per mancanza di licenza o utilizzo di autovetture non idonee, casi di taxi che non sostavano nelle aree previste, che non rispettavano la turnazione assegnata o auto a “noleggio con conducente” che offrivano servizi di accompagnamento ai clienti senza la prevista prenotazione.
E ancora: sono state elevate sanzioni per più di 70.000 euro per violazioni al codice della strada e ritirate 47 carte di circolazione con il conseguente fermo amministrativo dei mezzi dai 2 agli 8 mesi. In 4 casi si è proceduto al sequestro del mezzo per la successiva confisca.
I controlli, svolti nell’area arrivi e partenze dei terminal 1 e 2, sono stati portati avanti anche grazie alle dichiarazioni dei passeggeri che venivano adescati con la promessa di tariffe convenienti e spostamenti veloci.
Gli oltre 40 tassisti individuati, per di più di origine pakistana, indiana e cinese, assicuravano il proprio servizio in coincidenza dei voli provenienti o diretti verso il proprio Paese di origine.
I malcapitati clienti, una volta a bordo dei taxi, venivano istruiti su come rispondere alle forze di polizia in caso di controllo su strada ed invitati a qualificarsi come amici o parenti del guidatore.
Il fenomeno riscontrato nel 2019 è risultato in crescita rispetto a quello emerso nel 2018, anche in virtù della chiusura dello scalo di Linate della scorsa estate.
In due casi sono state elevate sanzioni a furbetti già verbalizzati negli scorsi anni, tornati in azione con diversi metodi per tentare di eludere i controlli (utilizzando auto a noleggio o usufruendo di conoscenti per il trasporto dei passeggeri).
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