IL DECOLLO
«Malpensa unico hub serio del Paese»
Il presidente della Regione, Attilio Fontana, rilancia il ruolo dell’aeroporto: «Valutiamo di diventare soci Sea»

Gli arabi sono innamorati di Milano. È boom di turisti che si riversano sulle vie dello shopping. Ma sono in crescita anche gli affari, tanto che lunedì mattina, 29 ottobre - in occasione dell’inaugurazione del nuovo volo per la capitale del Paese del golfo Persico - il sottosegretario in Regione Alan Christian Rizzi ha annunciato «un tavolo di confronto» tra Lombardia e Kuwait.
Il tutto grazie a Malpensa, quello che ora il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana chiama: «L’unico hub serio di questo Paese».
Di più: «È stata un forzatura puntare su Roma. Il cuore è qui».
Orgoglio lombardo
Per nulla sorpreso dei dati in continua crescita, il governatore rivendica l’orgoglio di un territorio che gioca sull’aeroporto una partita decisiva per il futuro dell’Italia: «C’è grande attenzione su Malpensa perché è qui lo sviluppo, qui ci sono le opportunità, mi stupirei del contrario».
Dunque, la Regione sta a fianco della crescita dello scalo. Lo fa in maniera convinta proprio nei giorni delle grandi celebrazioni per l’anniversario della nascita dello scalo e dei vent’anni del decollo della Grande Malpensa.
Dialogo e conoscenza
Non solo parole, però. Con toni sereni ma convinti il presidente della Lombardia annuncia che sta valutando «di entrare nella compagine sociale».
Un ingresso del quale si sente parlare da anni ma che ora potrebbe essere arrivato a una puntata decisiva, proprio mentre Sea si avvicina al rinnovo dei vertici.
«Pietro Modiano - puntualizza Fontana - è stato un ottimo presidente». Ma i sindaci del territorio si lamentano perché le promesse di Sea non sempre si sono tradotte in fatti.
L’auspicio del governatore, allora, è uno solo: «Proseguire sulla strada del dialogo e disporre di vertici di capacità e conoscenza». Sarà fondamentale la strategia che metterà in atto Sea nei prossimi mesi, perché il boom di Malpensa non sembra destinato a fermarsi. Va gestito nel migliore dei modi per non creare i presupposti di scontri e criticità. Ma guai a dimenticare lo sviluppo.
Moderare l’impatto
«Rispetto le esigenze del territorio e farò in modo che la Regione si adoperi per poter moderare l’impatto nei confronti di tutti i cittadini».
Sbagliato sarebbe, però, fermare un processo che sta funzionando, stoppare il progresso che può portare benefici a chiunque. Sia con le infrastrutture (vedi collegamento ferroviario), sia con il complesso universo dell’indotto, il territorio deve presentarsi preparato. Solo così può cogliere la grande opportunità dell’aeroporto. E può rivendicare nei fatti il proprio orgoglio lombardo.
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