LA CERIMONIA
Marchesi, note di gusto
Compleanno musicale tra giovani talenti per lo chef che farà di Villa Mylius una fucina di talenti dei fornelli. E non solo
Villa Torelli Mylius incubatore di talenti ma anche polo di didattica per insegnanti di musica oltreché scuola d’arte per grandi chef?
Manca poco, anzi pochissimo. A confermarlo, domenica 24 marzo, Enrico Dandolo, vicepresidente della Fondazione Gualtiero Marchesi, cui si deve l’organizzazione del Concerto aperitivo di giovani talenti, organizzato in collaborazione con l’Accademia musicale Amadeus. E così, mentre al Teatrino Santuccio risuonano le melodiche sinfonie di giovani virtuosi, accompagnati al piano da Claudia Bracco, al violino da Anna Modesti e all’arpa da Simona Marchesi, la presenza in prima fila del grande maestro di cucina fa intendere che la sede scelta, per festeggiare i suoi 84 anni, sia preludio di un’altra sinfonia. Da parte sua il grande Gualtiero non allestisce un banchetto di parole, timidamente schivo nel breve saluto introduttivo sul palco e preferisce attendere il banchetto vero, dove darà un breve saggio della sua arte facendo servire "marchesini" dorati, biscotti di parmigiano e paprika e crostini al salmone marinato all’aneto con salsa di pere.
Il piatto forte però è un altro e lo anticipa il vicepresidente Dandolo: «Entro marzo saranno assegnati i bandi per finanziare i cosiddetti progetti emblematici, messi a disposizione dalla Fondazione Cariplo. Ci auguriamo che sia così, perché è necessario partire velocemente per poter essere pronti per Expo".
La torta è da 7 milioni di euro, da spalmare sull’intera provincia, per un massimo di cinque progetti. La realizzazione di una fucina di artisti a Villa Mylius, per crescere talenti ed educare al bello in ambito culinario, musicale, pittorico, scultoreo, ne otterrà due, cui si aggiungeranno 1,5 milioni da Regione, 500mila euro saranno coperti dalla Provincia, altrettanti dal Comune e da Fondazione Marchesi, per arrivare a quota 5 milioni, che è il minimo garantito per poter avviare il progetto di educazione al gusto a 360 gradi. Una volta certi di avere i soldi, scatterà il semaforo verde ai lavori, per trasformare il piano terra della Villa, donata al Comune dalla famiglia Babini Cattaneo, in sede per mostra permanente, biblioteca gastronomica e sala auditorium per piccoli eventi, con capienza massima di ottanta persone.
Il primo piano sarà riservato all’arte della cucina e il secondo alle restanti arti. Quanto al parcheggio toccherà "raggiungere un compromesso - spiega Dandolo - ma averlo è una condizione fondamentale perché vorremmo avere un raggio d’azione europeo, se non mondiale, organizzando eventi che richiameranno centinaia di persone".
E rassicura: nessuno stravolgimento del parco secolare, con "realizzazione di esso sul retro, dove sorgeranno degli orti, in collaborazione con l’Università dell’Insubria". Perché l’educazione al gusto non può prescindere dall’attenzione al bello e al buono.
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