GUERRA IN UCRAINA
«Ivan Vavassori è vivo ed è in ospedale»
Dopo l'annuncio sui social la conferma del padre Pietro. E’ ricoverato con febbre alta. Il giovane via social: «Per fortuna nulla di rotto»

Dopo ore di ansia, l’annuncio sulle condizioni dell’ex portiere di Pro Patria e Legnano è arrivato direttamente dai canali social del 29enne arruolatosi per combattere contro i russi in Ucraina. Ivan Vavassori è sopravvissuto all’attacco a Mariupol, ma la sua squadra è accerchiata da truppe russe e quindi non si sa quando riuscirà a tornare indietro. Sempre stando a quanto riportato sul profilo social di Vavassori, nell’attacco da parte dei russi le squadre a sostegno dell’Ucraina avrebbero comunque registrato cinque morti e quattro feriti.
LA CONFERMA DEL PADRE
La conferma sul fatto che il giovane sia vivo è arrivata anche dal padre, Pietro, ex presidente della Pro Patra: «E’ vivo. E’ in ospedale», dove è stato ricoverato con la febbre alta, ha affermato al Tg1 il padre, l’imprenditore confermando quanto anticipato ieri sera sul suo profilo social. Vavassori, nato in Russia, è stato adottato da Pietro Vavassori, titolare dell’Italsempione, azienda nel ramo della logistica, e Alessandra Sgarella, sequestrata dalla ‘ndrangheta nel 1997 e morta nel 2011 per una malattia. Per tutta la giornata di ieri si è temuto che il giovane fosse rimasto coinvolto in un attacco a Mariupol. In serata l’aggiornamento social e il sospiro di sollievo: “Il team di Ivan è ancora vivo“, notizia confermata questa mattina dal padre.
IL MESSAGGIO DI IVAN
Oggi il giovane è tornato a farsi sentire sui social: «Ciao a tutti, grazie di tutto per i messaggi di supporto che mi avete mandato. Sono vivo, ho solo febbre molto alta, alcune ferite in varie parti del corpo. Per fortuna nulla di rotto. Grazie a tutti ancora per il sostegno».
APERTA UN’INCHIESTA
Il pool antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da Alberto Nobili, ha aperto un’inchiesta conoscitiva, quindi senza titolo di reato nè indagati, sulla vicenda di Ivan Luca Vavassori. L’indagine, al momento esplorativa, punta a capire se c'è un eventuale giro di arruolamento illegale o di mercenari. Il pm Alberto Nobili ha delegato la Digos ad effettuare tutti gli accertamenti opportuni per chiarire i contorni della vicenda e quindi, si suppone, anche per sentire l'ex calciatore e i componenti del suo gruppo. Da quel che si sa, Vavassori è partito per l’Ucraina per una sua personale decisione e a sue spese.
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