SICUREZZA
Controllo di vicinato nel bosco
«Idea buona, ma da verificare». I sindaci di Marnate e Gorla vogliono togliere la zona agli spacciatori

Quando le istituzioni chiamano, la comunità risponde e fa sentire la sua voce per combattere lo spaccio di stupefacenti nel bosco noto alle cronache nazionali come market della droga: parte dai cittadini l’idea del “Controllo di vicinato del bosco”.
I sindaci di Marnate e Gorla Minore, Betty Galli e Vittorio Landoni, hanno raccolto la sfida arrivata dalla comunità che sabato pomeriggio ha dato il proprio sostegno durante la camminata nel bosco del Rugareto. Un centinaio di persone, tante famiglie con bambini, hanno infatti dato un segnale chiaro: il bosco è nostro e non del mondo della droga.
È Landoni a spiegare l’idea, ancora allo stato embrionale: «Un cittadino al termine della passeggiata ha condiviso con noi quello che può essere un progetto da sviluppare: mutuando le modalità del Controllo di vicinato si potrebbe realizzare il Controllo di vicinato del bosco. Non solo per combattere lo spaccio ma anche contro chi abbandona i rifiuti».
Il primo cittadino sottolinea: «L’idea è ovviamente interessante e deve essere analizzata e sviluppata. Quindi dovremmo valutare anche insieme alle forze dell’ordine se possa essere una strada percorribile: come è noto spesso i sindaci incontrano il prefetto di Varese Enrico Ricci e i vertici delle forze dell’ordine al tavolo di sicurezza. Quello sarà uno dei luoghi dove discuterne e mettere a punto le modalità».
Dello stesso avviso è il sindaco Galli, che mette in cima la sicurezza: «Bisogna valutare ogni aspetto, ma l’idea di base è ottima perché parte dai cittadini e questo è un segnale importante che arriva dalla comunità. Il risultato di questo enorme lavoro di squadra sarà maggiore della somma di ogni singolo intervento». Una camminata con i carabinieri, protezione civile e guardie ecologiche a fianco di gorlesi e marnatesi ha dato nuovo impulso alla voglia di collaborare per rendere sicuro il bosco. Una svolta, alla luce delle cronache degli ultimi mesi, che hanno registrato una escalation dopo la morte per overdose di una trentenne che aveva parcheggiato la sua auto nell’area della piscina comunale di Gorla Minore, non lontano dai boschi.
I cittadini hanno continuamente denunciato non solo lo spaccio in pieno giorno lungo le direttrici - via Colombo a Gorla Minore e le vie Kennedy e De Gasperi a Marnate - ma anche la presenza di siringhe sotto casa. I sindaci hanno ribadito: «La camminata non ha avuto solo un valore simbolico, ma soprattutto è stato il primo passo per gettare le basi di un percorso futuro al fianco delle forze dell’ordine, in particolare ai carabinieri che ci hanno dato un enorme sostegno. E ricevere le idee dei cittadini che si mettono a disposizione è un successo perché vuol dire che forze dell’ordine e noi amministratori abbiamo il sostegno della comunità».
Un altro tema affrontato dallo stesso Landoni è quello degli abbandoni dei rifiuti: «Troppe persone ancora usano i boschi come discarica a cielo aperto. Troppi detriti, troppa spazzatura abbiamo trovato lungo il percorso. Il controllo potrebbe servire anche sotto questo aspetto».
Un progetto a cui hanno dato supporto, sul fronte gorlese, anche gli esponenti della lista Progetto per Gorla più Viva che sul tema ha commentato: «Abbiamo apprezzato quello che di buono ancora il bosco ci può offrire. Ci auguriamo che oltre a queste iniziative si possa intraprendere un percorso più incisivo di controllo e repressione».
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