L’OMICIDIO DI JERAGO
Premeditazione o impeto?
L’inchiesta mira a stabilire se la figlia di 72 anni abbia ucciso la mamma di 94 in un momento di follia o dopo averlo progettato

Gianna Guglielmetti entro domani comparirà davanti al gip Tiziana Landoni, ma non è così ovvio che decida di ripercorrere le tappe della nottata sfociate nell’omicidio della madre novantaquattrenne, gravemente malata di Alzheimer. La settantaduenne per ore ha ricostruito i retroscena e la dinamica del delitto al pubblico ministero e ai carabinieri ed è stata una confessione dolorosa, dalla quale è trapelata un’esasperazione estrema. Non è da escludere quindi che possa chiudersi nel silenzio, senza aggiungere nulla a quelle lunghissime ore trascorse in caserma prima di essere arrestata e portata in carcere a Como.
Gli inquirenti devono però incastrare alcuni dettagli e confrontare le sue dichiarazioni con gli esiti del sopralluogo e con ciò che hanno appreso dal marito Luciano Praderio, al momento denunciato per omissione di soccorso. Per esempio: dove si trovava la statuetta a forma di angelo con cui ha colpito Giulia Giacomini? Si tratta di un soprammobile con la base in granito, quindi di solida consistenza, per questo è importante determinare se Gianna lo abbia afferrato in preda alla furia del momento, trovandolo magari sul comodino della madre, o se invece sia salita da lei già armata di angelo della morte.
E il marito che ruolo ha avuto? È rimasto sempre al piano di sotto oppure nell’appartamento della suocera è entrato pure lui? E nel caso, in quali condizioni era la novantaquattrenne in quel momento? Era agonizzante oppure senza più afflato vitale? La coppia come ha trascorso le ore tra l’aggressione e la telefonata alla figlia? Dormendo o tormentandosi?
Molti sono i dubbi. Intanto nei prossimi giorni il medico legale procederà con l’autopsia per accertare l’orario della morte, il numero e la tipologia di ferite craniche, la causa esatta del decesso. Che potrebbe essere avvenuto per dissanguamento e che quindi avrebbe potuto essere scongiurato.
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