IL FICO INNAMORATO
Max Cavallari e i fiori d’arancio: l’intervista
«Il 3 settembre sposo Manuela (Russo) e intanto faccio Spugna, al Ciak. Ma non passa giorno che non pensi a Bruno»

Lo chiamiamo per parlare di Spugna, il suo ruolo nel musical «Peter Pan» che ha debuttato pochi giorni fa a Milano. Il suo numero non è più attivo, chi lo conosce sa che non ha mai avuto un buon rapporto con il telefono e con la mail: i manager della comunicazione erano Bruno Arena e Ilaria, sua moglie. Ci danno il numero di Manuela, la nuova assistente.
Sono a Milano, stanno provando, lei ce lo passa, come stai, due battute ed ecco subito la vera notizia: «Il 3 settembre sposo Manuela». Un’altra Manuela? No, la stessa: Manuela Russo, colei che ci ha risposto al telefono e per la quale il Fico ha perso la testa meno di un anno fa. Negli stessi mesi in cui non faceva segreto della fine del matrimonio con Ilaria Pagni, coup de théatre e colpo di fulmine insieme: in un bar di Varese incontra la bella trentatreenne che gestisce alcuni parcheggi in città. Ed è subito amore. Ricambiato.
Su Facebook si scambiano «Ti amo» come due ragazzini alla prima cotta.
«Da quel giorno non ci siamo mai più lasciati». Lei è sempre con lui: in tournée, in ospedale (dove è stato per un piccolo intervento), in camerino, a fare da assistente e da truccatrice oltre che da super fidanzata.
FAMIGLIA CESARONI
«Siamo felici», dice candidamente Max Cavallari. E i figli? Max ne ha tre: Alice, 22 anni, Anita, 8, e Amerigo, 7, Manuela ne ha due piccoli: «Anche loro sono felici perché con noi stanno bene. Manuela è allegra, le piace catare, ballare, tutti insieme ci divertiamo molto. Faremo una grande famiglia allargata, come i Cesaroni!».
D’altro canto Max ce lo ha tatuato sul braccio da tempo: «Amo i bambini, sopporto gli adulti». «E Manuela dice sempre che non si è fidanzata con un uomo di 53 anni, ma con tre ragazzini matti di 17. Con me non si annoia!».
LA CRISI CON ILARIA
Era lo scorso novembre quando il Fico Max raccontava nel salotto televisivo di Barbara d’Urso e al settimanale Oggi di essere stato lasciato dalla moglie Ilaria Pagni, che aveva sposato il 27 settembre 2007 in chiesa a Castelveccana, suo luogo del cuore dove ha a lungo abitato: «L’estate scorsa lei mi ha fatto mandare la lettera dell’avvocato senza dirmi niente prima. È vero, eravamo in crisi da tempo, io non c’ero con la testa per via di Bruno, ma pensavo fosse solo una fase. Dormivo su un lettino con un coccodrillo e una tartaruga, non con lei».
IL NUOVO MATRIMONIO
Ma questo ormai è passato: Max ha divorziato a tempo record ed è pronto, il 3 settembre, a sposare in Comune la sua Manuela, in un luogo ancora da definire. «Stiamo pensando se fare una cerimonia un po’ matta, su una spiaggia esotica - racconta lei -, ma sicuramente festeggeremo anche a Varese. Appena finisce Peter Pan ci dedichiamo al matrimonio».
SPUGNA IN «PETER PAN»
Ecco, «Peter Pan», il motivo dell’intervista. Max, oltre a un vigile del fuoco e a Spugnino, uno dei bambini sperduti, fa Spugna, un ruolo un po’ scanzonato che sembra pensato proprio per lui: «Ho lavorato moltissimo per questo musical: ballo e canto! E per il mio personaggio mi sono ispirato a Gilberto Govi, l’attore genovese che è sempre stato il mio punto di riferimento al di là dei Fichi e di cui ho messo in scena in passato Maneggi per maritare un figlia. Spugna me lo sono immaginato un vecchietto un po’ così, ubriacone ma anche molto ironico e un po’ poeta. Mi ci sono buttato dentro».
IMPROVVISANDO CON MAURIZIO COLOMBI
Altra caratteristica di Cavallari ereditata dai Fichi d’India è la propensione a improvvisare, che può essere difficile da gestire nel cast di uno spettacolo corale: «Con Maurizio Colombi ho lavorato benissimo. In realtà lui è come me, abbiamo già cambiato il copione quattro volte: gli piace improvvisare. È un regista bravo, attento e preciso e io adesso sono un Fico maturo, pronto al lavoro di squadra».
Lo spettacolo, con le famose musiche di Edoardo Bennato, ha debuttato al teatro Brancaccio di Roma dopo un’anteprima il 9 aprile a Montecatini e ora è al Ciak di Milano fino al 24 aprile. Poi sono in programma ben ottanta date, di cui 77 già fissate: «Per ora Varese non è prevista ma io voglio venire nella mia città!». Organizzatori di stagioni teatrali, avete capito? Il numero di Manuela ve lo diamo noi…
IL GEMELLO BRUNO ARENA
Il cuore di Max Cavallari, oltre che con la sua Manuela e i tre figli, è sempre vicino al suo gemello di vita: Bruno Arena.
«Lui sa che quello che sto facendo, recitare, era il mio sogno, il nostro sogno, e so che è contento di vedermi andare avanti. Io gli racconto sempre quello che faccio, vado a trovarlo, non passa un giorno senza un pensiero per lui». Lui che è stato colpito da emorragia cerebrale il 18 gennaio 2013 e da allora parla con gli occhi e con la forza della moglie Rosy Marrone, che l’anno scorso ha anche scritto un libro (Mondadori) per dire «Domani ti porto al mare».
Max Cavallari e Bruno Arena erano Fichi d’India dal 1988, conosciuti per «Amici ahrarara» ma anche per essere stati il Gatto e la Volpe nel film «Pinocchio» di Roberto Benigni, per esempio.
Ora Max va in scena con «Peter Pan» al teatro Ciak di Milano, proprio dove è stato male Bruno, durante le registrazioni di «Zelig»: «Quella sera lui è salito sul palco e poi è caduto a terra. Pensavamo facesse parte dello sketch. Ho fatto molta fatica a tornare su quel palcoscenico».
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