L’AZZARDO
Minicasinò in viale Milano
Sì alla sala giochi da mille metri quadrati. L’assessore Petrone: «È un’eredità del passato esecutivo. Più restrittivo il nostro Pgt»

Al civico 135 di viale Milano aprirà una sala giochi di circa mille metri quadrati. Superficie che induce a pensare a un piccolo casinò composto di macchinette per l’azzardo nel bel mezzo della strada della grande distribuzione. A pochi passi dal muro di cinta del Casermone.
A consentirlo è un permesso di costruire, firmato il 31 maggio scorso dal responsabile del settore Urbanistica e pubblicato sul sito del Comune il 4 giugno, grazia al quale la Topplay srl può realizzare le opere di manutenzione straordinaria necessarie alla specifica attività proposta. «Questa è un’altra eredità dell’amministrazione precedente», sentenzia l’assessore Alessandro Petrone. «L’autorizzazione è un atto dovuto in base all’attuale Pgt».
La sottolineatura non è casuale. Il componente della giunta Cassani delegato all’Urbanistica ritiene che la variante al Piano di governo del territorio prodotta e approvata dalla maggioranza di centrosinistra, lo scorso mandato, sia poco restrittiva verso la sempre possibile apertura di nuove sedi per il gioco d’azzardo. Attività legittima, in quanto consentita dalla legge, tuttavia da tempo osteggiata a livello politico, istituzionale e associativo a causa delle conseguenze sociali della ludopatia.
Petrone avrebbe preferito avere strumenti tali da impedire una sala giochi tanto grande. «Confezionando il Piano delle regole del Pgt, l’esecutivo Guenzani non ha meglio caratterizzato i divieti all’installazione delle slot machine», afferma. «Ha recepito sì la norma regionale che impedisce l’apertura di sale entro i cinquecento metri di distanza da luoghi sensibili. Ma avrebbe potuto dare indicazioni ancora più restrittive. È stata una scelta inopportuna».
Giudizio che preannuncia un intervento anche su questo versante nell’ambito della nuova variante alla quale l’amministrazione di centrodestra sta lavorando da qualche mese.
Nel frattempo Topplay srl, sul sito della quale si trova soltanto l’indirizzo della sede legale (Corso d’Italia 6 a Roma) e di quella operativa (via Giovanni Prati 81 Rezzato, Brescia), potrà aprire. Al piano superiore dell’edificio che ospita una nota catena di rivendita di elettrodomestici. Circondata da una filiera di marchi della grande distribuzione a copertura di parecchi settori merceologici. Affacciata a una strada lungo la quale il traffico è intenso e continuo e che collega alla 336 e alla vicina Busto. In pieno rispetto della legge regionale 8 del 2013: entro cinquecento metri non ci sono scuole, residenze sanitarie, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture di aggregazione di giovani e categorie protette.
Un limite potrebbe sorgere con l’arrivo dell’ospedale unico Gallarate-Busto. Ma al momento nulla osta.
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