L’ACCUSA
Il telemago? «È un pirata»
Roberto Da Crema a processo alle assise correzionali di Mendrisio: superato il limite degli 80 chilometri all’ora

Chissà se Roberto Da Crema, in arte il “Baffo”, avrà letto con il noto respiro “affannato” l’atto di accusa, il mandato di comparizione in tribunale, rivoltogli dall’inflessibile Procuratore pubblico ticinese, Antonio Perugini.
Il Baffo questa volta non deve rispondere a qualche compratore di televendite - la sua notorietà in Lombardia è dovuta soprattutto a questo - ma direttamente alla legge svizzera che lo porterà alle Assise correzionali di Mendrisio per essere stato pizzicato oltre il limite da un radar piazzato in città nel gennaio 2016, ad appena 3 chilometri dal Gaggiolo.
Come anticipato dalla Radiotelevisione della Svizzera italiana, l’accusa è importante perché vi erano dei lavori in corso e vigeva il limite di ottanta chilometri orari ma lui, al volante della sua automobile, sfrecciava ben più velocemente.
L’infrazione per la quale dovrà rispondere in Svizzera è molto seria, non si tratta solo di una multa: per Perugini Roberto Da Crema è un pirata della strada e rischia una condanna ad un anno (sospeso con la condizionale), oltre naturalmente alla sanzione.
Nessuno per ora sa se si presenterà in aula, di fronte al giudice Mauro Ermani, o se lascerà che il suo legale, Chiara Buzzi, lo rappresenti completamente. Ironia della sorte, in rete è visibile un filmato dove il Baffo critica senza mezzi termini le strade in Svizzera. «Io sono stato in Svizzera - diceva - fai 300 metri rotonda, giri a destra e rotonda. Svenderei tutte le rotonde che ci sono in Svizzera - ripete con il suo stile tipico da televendita - direi che ad ogni abbonamento vi regalo una rotonda a scelta». s.d.r.
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