CONSIGLIO COMUNALE
Meo varesino onorario
Dopo Meneghin e Pozzecco, anche Sacchetti verso il riconoscimento: attuale ct della Nazionale, potrebbe ricevere le chiavi della città in occasione di Italia-Ungheria in programma a Masnago
Dopo Superdino e Poz, un altro gigante del basket diventa varesino ah honorem: Romeo “Meo” Sacchetti.
Il tema è stato dibattuto in apertura della seduta di consiglio comunale a Palazzo Estense nella serata di martedì 18 dicembre: a proporre l’onorificenza per l'attuale ct della nazionale, per otto stagioni, dal 1984, colonna della Pallacanestro Varese, è stato il sindaco Davide Galimberti anche a nome dell'assessore allo Sport Dino De Simone. «E chiediamo che la cittadinanza onoraria venga conferita entro il 22 febbraio, giorno in cui la nazionale di basket giocherà a Varese contro l'Ungheria». Sarebbe un modo decisamente “importante” per celebrare l’evento all’Enerxenia Arena. Gara decisiva, fra l’altro, per la qualificazione di Azzurra ai Mondiali.
Meno di un anno fa il riconoscimento era stato attribuito ad altre due colonne del basket varesino e nazionale, Dino Meneghin e Gianmarco Pozzecco.
Sacchetti, 65 anni, oro europeo nel 1983 a Nantes, approdò a Varese l’anno successivo per chiudere la sua brillante carriera all’ombra del Bernascone e aprire un capitolo decisivo della sua vita personale. Appese le scarpe al chiodo, Meo ha intrapreso la carriera di allenatore (il debutto a Castelletto Ticino) e, coronato il sogno-scudetto che gli era sempre sfuggito da giocatore (ci andò vicinissimo a Varese nel 1990, quando un grave infortunio lo tenne fuori dalla finale contro Pesaro che probabilmente, con lui in campo, avrebbe avuto altro esito) guidando Sassari al tricolore 2015, da un anno guida la Nazionale. La cittadinanza onoraria sarebbe un giusto riconoscimento ai meriti sportivi e al profondo legame che il Meo nazionale vanta con la città giardino.
© Riproduzione Riservata