LA CERIMONIA
La materna intitolata al vigile eroe
Roberto Rossi perse la vita salvando una bimba: la scuola dei piccoli porterà il suo nome

«Roberto era generoso, buono, sempre sorridente. I bimbi che ogni mattina aiutava ad attraversare la strada per andare a scuola lo chiamavano il vigile buono».
E proprio al vigile Roberto Rossi è stata intitolata ieri mattina, domenica 8 settembre, la nuova scuola materna di Mesenzana, dove il suo nome campeggia sulla facciata, a ricordo del gesto eroico che nel 1990 gli permise di salvare una bimba che rischiava di essere investita davanti alle scuole.
Il vigile Rossi gli fece da scudo col suo corpo ma perse tragicamente la vita, lasciando la moglie Paola e i tre figli Milena, Simone e Laura.
Ieri proprio Laura, l’ultimogenita di Roberto (nata 2 giorni prima della morte del papà), ha tagliato il nastro davanti alla scuola materna, alla presenza di tutta la comunità mesenzanese, del sindaco Alberto Rossi, della nuova preside Katia Fiocchetta, dell’amministrazione comunale e di tante autorità come l’onorevole Matteo Bianchi, il consigliere regionale Marco Colombo e numerosi sindaci del territorio arrivate in paese per questo momento che la comunità attendeva da molti anni.
Il nipotino del vigile Roberto ha invece omaggiato il nonno che non ha potuto conoscere, suonando un commovente silenzio.
«Tutto è cominciato nel 2003 - spiega il sindaco Alberto Rossi -. Un gruppo di mamme venne in Comune e mi chiese maggiori spazi per l’asilo visto che il numero di iscritti cresceva».
Da quel momento in poi è un susseguirsi di azioni che hanno portato alla moderna struttura di oggi, progettata strizzando l’occhio all’ecosostenibilità dall’architetto Marco Panchetti Catenazzi. Nel 2003, infatti, una famiglia donò al Comune un terreno a uso agricolo che dopo l’iter per il cambio di destinazione divenne edificabile e fu venduto dall’Amministrazione per acquistare il terreno in via degli Arditi dove sorge la nuova scuola materna. Nel frattempo però il sindaco ha fatto sistemare un’ala della scuola elementare per ampliare l’asilo ed ospitare ulteriori 25 bambini.
La svolta fu nel 2014, col decreto Sblocca Scuola. I fondi comunali ci sono e allora si parte. Il geometra comunale Mauro Brambilla lavora senza sosta con il sindaco e gli amministratori e dipendenti comunali per arrivare alla struttura odierna, che ospita oltre 50 bimbi, ha un ampio parco esterno, aule luminose, arredi moderni e colorati.
Quei colori citati dalla signora Paola, la moglie di Roberto, durante il suo commovente discorso di ieri laddove ha ricordato il marito e lo ha voluto immaginare al centro di un colorato girotondo, composto dai bimbi dell’asilo.
«Quel cielo di Lombardia così bello quando è bello» scriveva Manzoni: proprio quel cielo luminoso di ieri, come era Roberto, ha incorniciato questo momento importante per Mesenzana.
Perché, come ha detto il neoprovveditore agli studi di Varese Giuseppe Carcano, la scuola non è solo quattro mura ma quattro mura che contengono il futuro.
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