L’ALLARME
Mille calabroni uccisi dai Genieri a Samarate
Maxi nido all'interno di Villa Montevecchio: intervento degli esperti

Tre ore di intervento di quattro volontari dell’associazione Genieri di Samarate, nella tarda serata di mercoledì 11 settembre, per uccidere un pericoloso nido di oltre mille calabroni. Che si era formato - ha fatto sapere Iuri Walter De Tomasi a nome dell’associazione Genieri – nell’area del terzo piano in direzione del Parco di Villa Montevecchio ed era stato notato da un gruppo di operai impegnati nei ponteggi per i lavori di manutenzione e riqualificazione della Villa.
Insomma, i dipendenti della ditta hanno visto un nido nell’intercapedine del muro ed inizialmente avevano pensato che si trattasse di vespe tanto da utilizzare per il trattamento un liquido ad hoc. La misura non ha sortito effetto e dunque sono state attivate le diverse segnalazioni con la polizia locale ed il Comune che hanno chiamato i Genieri da sempre specializzati in questi interventi.
Il nido aveva probabilmente un altezza di circa un metro ed una profondità di quaranta centimetri. Spiega De Tomasi: «Abbiamo operato all’interno della Villa Montevecchio per questioni di sicurezza, utilizzato una endocamera per poter visualizzare al meglio il nido e, subito dopo, un liquido ed una schiuma per bloccarne l’uscita ed infine, con l’ausilio delle cartucce ad aria compressa, abbiamo polverizzato il nido ed ucciso lo sciame contenente un migliaio di calabroni».
Un’operazione sicuramente delicata e portata avanti con esperienza e con maestria dai Genieri che hanno poi provveduto a bonificare tutta l’area mettendola, di conseguenza, in sicurezza.
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