LO SFOGO
"Miss Italia? Io l'abolirei"
Lo sfogo della varesina Elisa Colombo a un mese dall'eliminazione: un errore fidarsi dei discorsi degli organizzatori, perché alla fine vince chi ha appoggi

Una lettera a debita distanza d'emozione. Un'analisi non scevra da delusione ma figlia di una constatazione affatto superficiale: anche nei concorsi di bellezza occorre trovare punti d'appoggio se si ha la pretesa d'arrivare a coronare il proprio sogno. Miss Italia per Elisa Colombo non è l'eccezione a questa regola. La miss varesina, esclusa dalle prefinali, ha voluto aspettare un mesetto per raccontare quel che le è rimasto d'un sogno a forma di coroncina. E per confessare che, sebbene si dedicherà al suo nuovo lavoro di hostess, non smetterà di sfilare. Nonostante tutto.
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"La mia Miss Italia è stata una delusione totale soprattutto per il discorso iniziale, la prima sera di prefinale, di Patrizia Mirigliani e del capo giuria, Saverio (Marconi, ndr). Infatti la Mirigliani aveva parlato di questa edizione come di un'edizione speciale poiché se l'era "sudata" dati i vari rinvii della finale e date le varie critiche (tra le quali quelle del ministro Boldrini, del giornalista Mentana eccetera) e peripezie fatte per avere un'emittente che mandasse in onda la serata finale. Mirigliani ci disse che quella di quest'anno sarebbe stata appunto la sua Miss Italia, proprio perché era riuscita a portare a buon fine l'edizione da sola e con la sua volontà, per la prima volta senza essere additata e vista solo come la figlia del grande Mirigliani ma come colei che ora è a capo del concorso e alla pari del padre e... non solo".
"Così - prosegue Elisa - durante la prima serata di apertura delle prefinali, è stato annunciato che quest'anno si sarebbero basati i giudizi sulla bellezza ma anche sul carattere e sulla personalità.
Insomma hanno riempito, con tante belle parole, tutte le finaliste di speranze e sogni: sono sempre rimasta coi piedi per terra perché ero comunque circondata da tante altre belle ragazze ma ho comunque deciso di puntare, come sempre faccio anche nella vita (dato che credo che la bellezza sia solo un dono transitorio) sul mio carattere e sulla mia personalità. Come? Sfilando in passerella con scarpe da ginnastica e maglia da basket laddove eran tutte vestite in abito da sera elegante (il tema del secondo passaggio era: scegliere una mise a piacere per sfilare davanti alla giuria) proprio perché si cercava, secondo le loro parole, la ragazza della porta accanto, bella e con carattere. Se dovessi aprire la porta di casa mia non aprirei mai indossando un abito lungo o tacchi 12!
Durante la prima uscita (presentazione al microfono davanti alla giuria) ero molto tranquilla e affatto impacciata e mi raccontavo ai giurati senza vergogna di esser ripresa da una telecamera (al contrario di alcune selezioni regionali in cui ero molto più agitata). Pensavo - confida Elisa - che tutti questi fattori avessero comunque aiutato i giurati a conoscermi per quel poco che si possa fare in pochi minuti. In realta più passavano i giorni più parlando con altre ragazze e addetti vari più usciva un nome: quello della ragazza che ha poi vinto (Giulia Arena, ndr)!
Anche sulla pagina Facebook del concorso molti avevano scritto che quest'anno vi sarebbe stato un passaggio di... corona tra Sicilia e Sicilia (l'ex Giusy Buscemi, appunto e la nuova Miss Italia), persone che scrivevano che avrebbe vinto lei... Poi c'è stato il passaggio dalla prefinale alla finale, già deciso da agenti regionali che mandano le loro preferite o conoscenti (che con la "molta personalità" che si cercava nemmeno sapevano parlare davanti a una telecamera). Una cosa è sicura: non passa chi merita perché anche a livello di bellezza ho visto tante bellissime ragazze eliminate sin da subito. La mia vittoria - dice la miss angerese - è stata venire a conoscenza di tutti i "magheggi" che si celano dietro a questo concorso che a me è parso fasullo e aver preso il tutto molto serenamente; e anche sentire, la mattina a colazione prima di ritornare a casa, da truccatori e adetti ai lavori (che vedono ragazze ogni giorno e lo fanno per lavoro quindi un minimo se ne intendono) dirmi che avevan scommesso su di me e che non era possibile che mi avessero eliminata. Queste sono le vere vittorie e non quelle scontate o magari garantite di chi sa di vincere.
Sono comunque felice di esser arrivata fin lì perché giurie mi hanno votata e scelta ma senza spinte da agenti vari non si arriva in finale e, ahimé, non ho agenti come vicini di casa... Alle ragazze che credono in questo concorso consiglio di partecipare se vogliono sperimentare e vedere con i loro occhi ciò che accade ma se non hanno tempo e soldi da perdere mi sento di consigliare di utilizzare il loro tempo per realizzare i loro sogni con altri mezzi e non con questo "sistema finto".
Aveva ragione la Boldrini, non sul fatto che le "miss siano ragazze nude e mute" perché io da miss non permetto di esser considerata un "manichino" ma sul fatto che Miss Italia sia da chiudere. Su questo sono d'accordo col ministro - attacca Elisa - perché in un'Italia che vede corruzione in molti campi, questo genere di "concorso" va eliminato.
Ora sono felice per il mio nuovo percorso (ha un "precontratto" da hostess per tratte aeree di lunga percorrenza, ndr) e spero di potermi realizzare nel nuovo lavoro che sto per intraprendere. Anche se ammetto che non credo riuscirò ad abbandonare del tutto la passerella perché l'adrenalina che provo quando sfilo è indescrivibile.
Così, a nome mio e di tante ragazze meritevoli di una finale ma eliminate, mi sento di dire alla signora Mirigliani che la prossima volta, e spero non ci sia una prossima volta visto come funzionano le cose, sulle magliette delle finaliste dovrà scrivere: né nude, né mute, né raccomandate!".
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