LE MOLESTIE
Nei guai lo stalker di Arianna
La nuotatrice Castiglioni molestata da un cinquantenne ora a processo
Bella, atletica, vincente e famosa: facile, insomma, invaghirsi di Arianna Castiglioni, campionessa italiana di nuoto.
Della ventunenne si è innamorato pure un cinquantenne bustocco che ora è a processo davanti al gup Piera Bossi con l’accusa di stalking.
La passione per l’atleta a quanto pare l’avrebbe spinto oltre il limite della sopportazione. Messaggi, mail, chat sui social. E tutti di struggente amore, come se fosse un adolescente alle prese con la prima cotta.
Il corteggiamento - ovviamente fallito - secondo gli inquirenti sarebbe iniziato a maggio del 2017 e sarebbe proseguito fino allo scorso marzo, quando il gip emise un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla piscina dove Arianna Castiglioni si allena, la Manara.
«Amore mio», «che bei piedi lunghi che hai, me ne accorgo solo ora», «non vedo l’ora di incontrarci alla Manara», «ti vedo finalmente serena», «dormiamo insieme», «buona notte polpettina».
Questo il tenore dei messaggi, 500 nell’arco di circa un anno. La raggiungeva attraverso Instagram, messanger, Facebook abbandonandosi a un sentimentalismo da Baci Perugina.
Poi, però, ci sarebbe anche l’invio di qualche foto hot, che di romantico a quanto pare non avrebbero niente.
Stando a quanto ricostruito dalla polizia, coordinata dal pubblico ministero Maria Cristina Ria prima e dal collega Massimo De Filippo poi, il cinquantenne avrebbe perso la testa per la nuotatrice dopo averla incontrata in piscina.
Folgorato dalla bella ventunenne, avrebbe iniziato fin da subito a trascorrere ore e ore sugli spalti, fissandola, godendosi ogni istante degli allenamenti della giovane. Avrebbe più volte cercato di offrirle il caffè, di regalarle alcune t-shirt. Mai un comportamento minaccioso - bisogna sottolinearlo - mai atteggiamenti aggressivi o allarmanti, mai un appostamento o un pedinamento.
L’atleta però non si sentiva tranquilla, tanto da decidere di parcheggiare all’interno della struttura sportiva e non più in strada, come aveva sempre fatto prima di ricevere le avances del cinquantenne. Che da Arianna Castiglioni non ha mai ottenuto risposte di alcun tipo.
La campionessa di rana decise insomma di rivolgersi alla polizia e fu davanti agli investigatori che aprì la maggior parte dei messaggi che l’uomo le aveva mandato e che lei non aveva mai letto.
«Sono senza parole», avrebbe confessato ai poliziotti scorrendo le appassionate dichiarazioni d’amore.
Per gli inquirenti non ci sono dubbi: le condotte del bustese si configurano nel reato di stalking.
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