IL CASO
Molestie all'alunno. Maestro alla sbarra
A processo l’insegnante trentacinquenne di una scuola elementare denunciato dalla famiglia d'uno scolaro di 8 anni

Che fosse un po’ sopra le righe era evidente a una prima occhiata. Maestro prevalente di una scuola elementare non lontano dal centro, in classe si presentava con piercing e tatuaggi e un look un po’ rapper, con i jeans che gli scivolavano sempre sotto la vita, lasciando scoperta la fascia degli slip griffata. Ma ci è voluto quasi un anno di lezioni per capire che l’insegnante trentacinquenne potrebbe essere addirittura un pedofilo.
Imprescindibile il condizionale, soprattutto perché il processo che è iniziato a suo carico si svolgerà a porte chiuse, quindi nulla delle testimonianze e dei racconti che echeggeranno in aula potrà trapelare. Bisogna inoltre tener presente che per questo fascicolo il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione, alla quale si era opposto l’avvocato della famiglia, Francesco Isolabella trovando accoglimento dal gip. Si può quindi soltanto analizzare il capo di imputazione e alle accuse mosse da un alunno di otto anni, a quanto pare traumatizzato dalla molestie subite dall’uomo (che comunque continua a insegnare ma fuori zona). Stando agli inquirenti (a sostenere l’accusa c’è il pubblico ministero Francesca Parola), in un’occasione avrebbe approfittato di un bimbo abusando di lui negli spogliatoi della palestra dell’istituto.
Il piccolo, sotto shock, si confidò con i genitori e loro presentarono denuncia.
Articolo completo sulla Prealpina di mercoledì 23 settembre.
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