LA TRAGEDIA
Muore in ospedale. Inchiesta
Decesso post operatorio al Sant'Antonio Abate di Gallarate: la vittima aveva 56 anni. Indaga la Procura della Repubblica di Busto Arsizio

Aveva 56 anni, è morto lo scorso 23 giugno. L'uomo era stato ricoverato il 16 giugno dopo una caduta. Al termine della visita specialistica, l’ortopedico decise per una cifoplastica, appunto, ossia un’iniezione di cemento nel corpo vertebrale, eseguita il 22 giugno.
Il mattino successivo, recandosi in bagno, Pasquale Martino sarebbe crollato sul pavimento, soccorso, massaggiato, trattato con il defibrillatore, ma per lui non c’era più niente da fare.
«Era sano, non aveva mai avuto problemi», hanno dichiarato i parenti. Il punto debole dell’uomo era forse il sovrappeso, ma stando a quanto riferito agli inquirenti dai famigliari non era né cardiopatico né diabetico noto.
E proprio agli inquirenti è arrivata un'informazione shock: «Ho falsificato la cartella clinica». Lo avrebbe confessato al pubblico ministero Francesca Parola uno dei medici del Sant’Antonio Abate che ha incrociato il destino del cinquantaseienne. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, nel frattempo è già stata eseguita l’autopsia sul cardanese e ora la famiglia - assistita dall’avvocato Chiara Talamone - chiede chiarimenti.
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