L’EVENTO
Musica protagonista a Brinzio
Oggi il primo dei tre concerti organizzati a settembre

Brinzio in musica, mai tanta tutta insieme e di qualità: il restauro dell’organo Maroni Biroldi 1876, radicalmente rinnovato dalla casa organaria Mascioni, custodito in chiesa parrocchiale e inaugurato giusto due anni fa, ha spalancato le porte in questo biennio ad una decina di concerti inseriti anche in rassegne prestigiose. Il mese corrente ne propone addirittura tre. Si comincia alle 21 di oggi, sabato 6 settembre, con la famosa “Sarabanda” di Haendel e poi brani di autori noti e meno, da Marco Enrico Bossi a Carl Geissler, da Franck a Pachelbel, da Bach a Alexander Guilmant fino ad una originale “improvvisazione sul tema del film Don Camillo”. Alle tastiere siederà il maestro Marco Favarato, origini piemontesi, ma residente in territorio varesino, già al servizio organistico liturgico nel Duomo di Torino, inserito nella rosa dei musicisti della chiesa parrocchia di Gavirate.
Sette giorni dopo, sempre alle 21 sarà la volta di tre giovani promesse della musica colta locale (Gabriele Cardano all’organo, Tommaso Piccinelli all’organo e al sax contralto, Maria Elisa Piccinelli al canto), già noti per altre esibizioni in provincia, che onoreranno la Festa della Madonna del Rosario, inserita nel Giubileo della Speranza, con pagine fra le più conosciute nel panorama musicale tra Sette e Ottocento. Per questi musicisti appena maggiorenni, è l’occasione di farsi conoscere ed apprezzare, ma anche di confrontarsi con “colleghi” che hanno già raggiunto il successo.
Il terzo concerto, inserito nel 45esimo ciclo “Antichi Organi Patrimonio d’Europa” che Provincia promuove in 21 Comuni col patrocinio del Ministero della Cultura, è fissato alle 16 di domenica 28: Silva Manfrè, reduce da un concerto nella chiesa di Santa Tecla a Vienna (dove si è formata all’Università della Musica e dello Spettacolo), diplomi al Conservatorio di Verona e alla Scuola di Paleografia e Filologia musicale di Cremona, si esibirà in un repertorio che comprende Mozart, Scarlatti, Haydn, Ponchielli.
Una “tripletta” di concerti che inserisce in modo definitivo Brinzio ed il suo strumento nel ricco panorama organistico della provincia e non solo. Merito della sinergia tra Curia lariana, Conferenza Episcopale Italiana, Parrocchia e una sorta di azionariato popolare di brinziesi e non che ha salvato l’organo dal definitivo degrado dopo decenni di abbandono o di restauri approssimativi. Una ricchezza in più per il piccolo borgo prealpino collocato alle porte del capoluogo provinciale.
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